ROMA – La Commissione consiliare speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale (la cosiddetta “commissione antimafia” del Consiglio regionale del Lazio, ndr), presieduta da Baldassare Favara, ha avviato un ciclo di audizioni sul tema delle intimidazioni nei confronti di giornalisti.
Ad essere ascoltate oggi Maria Grazia Gerina (La7), Federica Angeli (la Repubblica) e Sara Mariani (Agorà). Così la Pisana in una nota. Gerina ha raccontato la propria disavventura all’interno del quartiere Romanina.
Due episodi specifici, nell’estate 2015 e un anno dopo, hanno visto allontanare in malo modo la cronista e la sua troupe dai luoghi scelti per girare alcuni servizi sulla presenza di esponenti della famiglia casamonica a ridosso di alcuni episodi di cronaca a rilievo nazionale che ruotavano attorno alla presenza di clan criminali all’interno di alcune zone di Roma.
Angeli, cronista di nera e giudiziaria, ha denunciato in più occasioni la presenza di mafie sul territorio capitolino e a Ostia in particolare. dal 2013 vive sotto scorta, una circostanza che limita di molto la sua attuale attività professionale. riferiti molti episodi di minacce dirette e di una costante delegittimazione attraverso i social, spesso amplificata e cavalcata da alcune parti politiche. le sue ultime inchieste hanno riguardato il racket dei parcheggiatori abusivi e le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’assessore del comune di roma muraro.
Mariani, il 15 giugno scorso a Tor Bella Monaca, è stata bloccata mentre era in diretta su Raitre a riferire sulle attività di una nota piazza di spaccio scoperta dalle forze dell’ordine. Un fulmine a ciel sereno, dal suo racconto, che ha avuto però un forte impatto emotivo su tutta la troupe così come sui telespettatori che stavano seguendo la trasmissione “Agorà”, modificando di fatto il suo lavoro da inviata nei mesi successivi.
“O ve ne andate o vi ammazzo”, la minaccia di morte indirizzata alla giornalista mentre mandava in onda il proprio servizio. tutti episodi regolarmente denunciati alle autorità e che hanno dato il via a indagini sull’intero territorio romano. Dagli interventi dei consiglieri è emersa la proposta di tenere sedute di commissione nei luoghi delle intimidazioni, mentre per quanto riguarda i social è stato ricordato l’impegno di Corecom Lazio sul fronte della web reputation e del contrasto al cyberbullismo.
Infine si è parlato della recente istituzione, da parte dell’aula, della giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che sarà celebrata per la prima volta il 21 marzo 2017. Da tutti l’impegno ad assumere azioni concrete per rompere il clima di silenzio e isolamento che in taluni casi si manifesta attorno a chi subisce intimidazioni di stampo malavitoso. (Ansa)
Gerina, Angeli e Mariani sentite dalla Commissione speciale del Consiglio regionale