AOSTA – Tragica fine del giornalista Roberto Landucci, 49 anni, cronista parlamentare in servizio nella redazione romana dell’agenzia di stampa Reuters. È morto strangolato dalla corda che lo teneva legato al compagno di cordata durante la scalata del Monte Rosa. I due giri di corda che il giornalista teneva a tracolla non erano, infatti, stati bloccati ed, a causa della rottura di un rampone, è precipitare in un crepaccio.
L’incidente è avvenuto ieri sera sulla Cresta del Soldato, mentre i due stavano per raggiungere Punta Giordani a quota 4mila 46 metri. Il compagno di cordata, che si trovava davanti a lui, ha avvertito un violento strappo sulla corda mentre erano intenti a superare un canale di ghiaccio a 3 mila 900 metri di quota.
Dalla testimonianza del compagno d’escursione che, privo di telefono cellulare, ha dato l’allarme soltanto dopo aver raggiunto il rifugio, sembra che i due, un po’ affaticati, avessero deciso di recuperare il lieve ritardo accusato sulla tabella di marcia accorciando il percorso attraverso il canale di ghiaccio.
A recuperare il corpo del giornalista, trasportato all’obitorio dell’Ospedale di Aosta, sono state le unità del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Cervinia, intervenute con l’ausilio degli elicotteri e degli uomini del Soccorso Alpino Valdostano. Il medico legale ha accertato che la morte è avvenuta per soffocamento.
Nato a Milano il 15 novembre 1965, Roberto Landucci era giornalista professionista iscritto all’Ordine del Lazio. “Un pensiero affettuoso alla moglie Anna ed a tutti i familiari” viene espresso dall’Associazione Stampa Parlamentare che “esprime tutto il suo dolore per l’improvvisa scomparsa del collega Roberto Landucci, giornalista appassionato e meticoloso, persona squisita, sempre affabile e sorridente con tutti”.