FIRENZE – Massimo rigore contro l’esercizio abusivo della professione giornalistica nelle Aziende sanitarie toscane, per le quali si chiede invece una soluzione omogenea e soddisfacente per tutta la Toscana, con giornalisti correttamente inquadrati e procedure di concorso per mettere fine a condizioni di precariato che si trascinano da anni.
E’ quanto richiede l’Associazione Stampa Toscana dopo aver ricevuto diverse segnalazioni – peraltro confermate dalla firma in un comunicato – sul lavoro di Ufficio stampa alla Asl di Livorno di una persona non iscritta all’Ordine, così come prevede anche la legge 150.
Si tratta della stessa Asl che, per rispondere al dovere di informazione, ha recentemente bandito una selezione pubblica per un giornalista da impiegare “a ore”, vicenda che la dice lunga sulla necessità e l’urgenza di individuare una soluzione complessiva e definitiva per l’informazione del sistema regionale sanitario.
Così come successo per altre situazioni – ultima è l’Asl di Massa – il sindacato dei giornalisti si riserva di segnalare anche quest’ultimo caso all’Ordine per quanto di sua competenza.
La chiede l’Assostampa alla luce di quanto accade nelle Asl della regione