FIRENZE – Il 65% dei giornalisti, anche in Toscana, si trova nella fascia grigia dei lavoratori precari, disoccupati e cassintegrati. E addirittura 100 sono quelli che hanno perso recentemente il lavoro e figurano nelle liste dei disoccupati che riscuotono l’indennità mensile dall’Inpgi. Fino a 15 anni fa erano solo 2, in Toscana, a riscuotere la disoccupazione.
Queste le cifre, assolutamente preoccupanti, fornite dalla relazione del presidente ad interim dell’Assostampa Toscana, Sandro Bennucci, all’assemblea annuale dell’associazione, assai partecipata dai colleghi, che si è svolta nella Sala del Gonfalone del Consiglio regionale della Toscana. E sempre nella sua relazione Bennucci ha riportato tra i dati positivi un accordo con Confindustria con cui è stato avviato un rapporto di collaborazione nell’ottica di trovare nuove opportunità professionali nelle aziende toscane. Sottolineata da Bennucci anche la stretta collaborazione con il consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, rappresentato dal vicepresidente Michele Taddei.
Per la Regione, in rappresentanza del presidente Enrico Rossi, è intervenuta Stefania Saccardi che ha confermato l’impegno di Rossi per costituire il tavolo per l’editoria toscana e a fare in modo che la comunicazione istituzionale sia fatta solo da giornalisti con adeguata copertura previdenziale. Obiettivi sottoscritti da Rossi nel protocollo siglato a maggio tra Regione e Ast. “Anche in questa legislatura – ha detto la Saccardi – il governo regionale saprà dedicare il massimo dell’attenzione ai temi dell’informazione, promuovendo e sostenendo le imprese e il lavoro giornalistico, nel solco di quanto abbiamo fatto negli ultimi anni”.
“La buona informazione è una condizione necessaria per la buona politica e un diritto per i cittadini – ha ricordato la vicepresidente, portando anche il saluto del presidente Enrico Rossi – e per buona informazione intendo un’informazione di qualità, professionale, legata ai territori, capace di raccontare le nostre realtà e di far circolare le idee. È pensando a tutto questo che nella scorsa legislatura, in stretta collaborazione con il sindacato e l’Ordine dei giornalisti, siamo arrivati in fondo con l’iter di una legge di sostegno al sistema dell’informazione. Una legge fortemente innovativa, che ha superato il modello dei contributi a pioggia per produrre informazione di qualità e nel rispetto delle regole. È su questa strada che si deve proseguire”.
“Grazie alle esperienze maturate, alle scelte e alle relazioni consolidate – ha concluso Stefania Saccardi – la Toscana può davvero diventare una regione laboratorio, in cui raccogliere le sfide del giornalismo digitale e guardare alle nuove frontiere dell’informazione”.
Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, dal canto suo ha sottolineato la necessità di costruire un nuovo contratto di lavoro che possa includere innanzitutto gli esclusi e riequilibrare i conti Inpgi. Lorusso ha parlato anche della crisi del settore e ha portato al centro della discussione anche le possibili soluzioni per la ripresa come quella dello sblocco dei finanziamenti promessi all’editoria e inseriti in un decreto dal Governo per consentire alle aziende di assumere giornalisti con gli sgravi contributivi. Martedì 9 giugno, a Roma, è infatti previsto un incontro della Giunta Esecutiva della Fnsi e dei segretari e presidenti delle Associazioni Regionali di Stampa con il Consiglio d’amministrazione dell’Inpgi sulla riforma dell’istituto di previdenza.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria, Luca Lotti, in una lettera inviata all’assemblea dell’Ast, ha annunciato per i prossimi giorni un disegno di legge nel tentativo di riorganizzare efficacemente il settore. Durante l’assemblea, infine, è stata deliberata all’unanimità l’Indizione del referendum statutario (dal 15 giugno al 31 ottobre in modalità online e dal 26 al 31 ottobre anche con seggio assistito in Ast) necessario per approvare alcune fondamentali modifiche e la nomina della relativa commissione elettorale.
All’Assemblea dell’Ast i dati della crisi. Lorusso: “Includere e riequilibrare i conti Inpgi”