Nel 2023 all’Italia porterà un beneficio economico stimato in circa 220 milioni di euro

Torna l’ora legale che rimarrà fino al 29 ottobre

ROMA – Alle 2 di domenica 26 marzo scatta l’ora legale che rimarrà in vigore fino al 29 ottobre. Bisognerà spostare le lancette avanti di sessanta minuti e per l’Italia porterà un beneficio economico stimato per il 2023 in circa 220 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Il risparmio è calcolato considerando che il costo del kWh medio per il “cliente domestico tipo in tutela” (secondo i dati dell’Arera) è, attualmente, pari a circa 53 centesimi di euro al lordo delle imposte. I circa 410 milioni di kWh di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di oltre 150 mila famiglie.
Dal 2004 al 2022, secondo l’analisi della società Terna guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh. I dati in tempo reale sull’esercizio del sistema elettrico nazionale sono, inoltre, consultabili sull’app di Terna disponibile sui principali store.
Terna è la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale secondo la quale dal dal 2004 al 2022 il nostro Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità. (giornalistitalia.it)

 

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