TORINO – Cerca un nuovo direttore la Fondazione Circolo dei lettori, soggetto senza finalità di lucro riconosciuto e finanziato dalla Regione Piemonte, la cui finalità è non solo quella di sostenere e promuovere beni ed espressioni culturali e sociali, ma anche di favorire relazioni con le istituzioni locali, regionali, nazionali ed internazionali e con personalità ed artisti italiani e stranieri che possano contribuire allo sviluppo della cultura del Libro in tutte le sue manifestazioni. In particolare, la Fondazione gestisce le attività del Circolo dei lettori di Torino e Novara e del Circolo della musica di Rivoli, “caratterizzati da uno spazio aperto al pubblico nel quale, oltre ad attività ordinarie funzionali all’ospitalità dei lettori, vengono organizzati giornalmente e per tutto l’anno incontri, presentazioni di volumi, seminari, gruppi di studio, serate musicali e altre attività similari sulla base di una programmazione annuale”.
Dal 2018, inoltre, la Fondazione Circolo dei lettori si occupa dei contenuti culturali e della comunicazione del Salone Internazionale del Libro di Torino.
Ora, la selezione di un nuovo direttore che prenda il posto, dal prossimo anno, di Maurizia Rebola, la cui direzione terminerà nel 2019, e che affianchi il presidente Giulio Biino.
Il direttore della Fondazione – è specificato nel bando – “dirige e coordina gli uffici della Fondazione ed è a capo del personale dipendente della stessa; collabora a individuare e indicare le scelte fondamentali e le iniziative della Fondazione intese al raggiungimento delle finalità istituzionali, formulando proposte al Consiglio di Gestione ed esprimendo pareri sulle materie e questioni di cui venga investito”.
“La nomina sarà a tempo pieno – è scritto ancora nel bando di selezione – e con carattere di esclusività; avrà una durata di tre anni con opzione di rinnovo, deliberata dal Consiglio di Gestione, pari a due anni. Al Direttore, per l’incarico in oggetto, sarà riconosciuto un compenso pari a € 95.000,00 (novantacinquemila/00) lordi annui, pari a quello di un Dirigente di Settore della Regione Piemonte”.
Oltre ai requisiti di carattere generale, al candidato o candidata alla direzione è richiesto il “possesso del diploma di laurea, se appartenente al vecchio ordinamento, o di laurea specialistica, se del nuovo ordinamento, o titolo equivalente conseguito presso istituto universitario straniero”.
C’è tempo fino alle ore 12 di venerdì 15 novembre per inoltrare la domanda di partecipazione alla selezione a mezzo posta elettronica certificata all’indirizzo bando.direttore@legalmail.it con indicazione nell’oggetto “Candidatura per la nomina a Direttore della Fondazione Circolo dei lettori”; oppure in busta chiusa e sigillata, con all’esterno del plico l’indicazione completa del mittente, nonché la dicitura “Candidatura per la nomina a Direttore della Fondazione Circolo dei lettori”, da consegnare a mezzo posta o direttamente alla sede della Fondazione Circolo dei lettori, in via Giambattista Bogino 9, 10123 Torino.
Insieme alla domanda, corredata di tutte le informazioni richieste nel bando, il candidato (o candidata) dovrà far pervenire alla Fondazione anche “una lettera motivazionale di massimo 3 cartelle formato A4, ciascuna di una sola facciata, carattere Arial 11, interlinea 1,5 che descriva l’interesse del candidato alla direzione dell’ente”.
Un’apposita Commissione nominata dalla Fondazione procederà all’esame delle candidature, valuterà il curriculum vitae e la lettera motivazionale e selezionerà, “a suo insindacabile giudizio”, una rosa di candidati da sottoporre al Consiglio di Gestione della Fondazione.
“Ai candidati così selezionati – riporta il bando – verrà chiesto di presentare, nell’ambito di un colloquio, un elaborato di massimo 5 cartelle formato A4, ciascuna di una sola facciata, carattere Arial 11, interlinea 1,5 o una presentazione PowerPoint (massimo 10 slides) che, sulla base delle informazioni reperibili su canali pubblici, esponga la strategia di sviluppo, ipotizzata dal candidato, della Fondazione Circolo dei lettori contenente ipotesi quantitative e qualitative”. (giornalistitalia.it)