MONFALCONE (Gorizia) – Il Comitato di redazione del quotidiano Il Piccolo di Trieste esprime massima solidarietà e vicinanza alla collega Tiziana Carpinelli, giornalista della redazione di Monfalcone che è stata oggetto di una doppia perquisizione da parte della Polizia giudiziaria disposta dalla Procura della Repubblica di Gorizia.
Un atto che il Cdr de Il Piccolo giudica «sorprendente e sproporzionato, con le forze dell’ordine che di prima mattina si sono recate nell’abitazione privata della giornalista, in quel momento in casa con marito e figlia in tenera età, visionando computer personale e cassetti con gli effetti familiari, e più tardi nella redazione di Monfalcone, dove si è cercato tra gli appunti della collega e nei contatti del suo telefonino privato, ispezionato a propria volta».
«Una perquisizione – denuncia il Cdr de Il Piccolo – che si è protratta fino al pomeriggio e che, evidentemente, era rivolta a ricercare indicazioni e riferimenti sulle fonti della collega. Un episodio che non ha di fatto precedenti (un caso isolato, nei confronti dei colleghi di giudiziaria, nella redazione di Trieste, risale all’agosto 2006) nella storia de Il Piccolo, che può purtroppo essere inteso come un atto intimidatorio verso la stessa professione giornalistica, visto che si riferisce a un caso di violenza sessuale (un presunto aggressore “seriale”, con quattro vittime denuncianti) del quale la collega ha scritto, come del resto altri colleghi dello stesso quotidiano e di altri giornali regionali in più occasioni, che è stato catturato e messo sotto accusa dalla stessa Procura».
Una vicenda ben che chiusa, insomma, almeno dal punto investigativo, ma che ha visto la collega, da brava professionista qual è, cimentarsi in un’analisi completa dei vari casi, con collegamenti e riferimenti.
Il Cdr ricorda, infine, che «la libertà di stampa è un valore tutelato dalla Costituzione, che nelle carte dei doveri dei giornalisti c’è scritto – e questo è un valore sancito a propria volta dalla Corte costituzionale – che “giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie” e che la perquisizione viola gravemente tali principi, specie se avviene in riferimento a un caso che, dal punto di vista della giustizia, appare delineato».
Solidarietà alla collega Tiziana Carpinelli è stata espressa dall’Ordine dei giornalisti e dell’Assostampa Friuli Venezia Giulia. (giornalistitalia.it)
Doppia perquisizione in casa “a caccia” delle fonti su un caso di violenza sessuale seriale