MILANO – Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Tim, in un’intervista a “Prima Comunicazione” afferma: “Sono i contenuti che sono entrati nel mondo delle telco, non viceversa. I contenuti sono ad oggi ancillari; a breve diventeranno parte integrante, fino a diventare un tutt’uno”.
Flavio Cattaneo, amministratore delegato di Tim, ha deciso di voler entrare nel business dei contenuti premium, cinema, fiction e sport, e nell’intervista racconta come intende procedere per far diventare TimVision, in tempi brevissimi, un protagonista determinante per lo sviluppo dei ricavi e dei clienti nel gruppo. E spiega il perché: “Se osserviamo il comportamento dei giovani, potremo notare che la maggior parte dei contenuti vengono visti attraverso lo smartphone e questi contenuti sono presenti nella modalità della library, per cui partite, film, serie sono sempre disponibili, li puoi vedere quando vuoi e dove vuoi. Il supporto tecnologico a questo comportamento è dato dalle telco, con le reti ultraveloci della fibra e dell’Lte. E quindi ribalto il concetto: sono i contenuti che sono entrati nel mondo delle telco, non viceversa. I contenuti ad oggi sono ancillari; a breve diventeranno parte integrante, fino a diventare un tutt’uno”.
Cattaneo spiega il modo nuovo di interpretare un’azienda telefonica che “insieme alla qualità dell’infrastruttura offre tutto quello che è connesso alla Rete, dall’elettronica dei ‘mercati adiacenti’ ai contenuti”. Con l’obiettivo di “conquistare l’utente soddisfacendo un po’ tutte le sue esigenze. Se paga mensilmente per un servizio, più servizi gli forniremo di alta qualità e a prezzi competitivi, meno sarà tentato di abbandonarci”.
Per quanto riguarda gli investimenti, Cattaneo dice “Non posso dare la cifra del budget ma posso dire che abbiamo fatto un piano di sviluppo sui tre anni compatibile con la crescita del numero dei nostri clienti. Oggi TimVision ha un milione di abbonati e pensiamo di arrivare a 1,5 milioni entro l’anno. Ovviamente questa crescita andrà di pari passo con la penetrazione della fibra nelle case degli italiani, e prevedo che questo possa supportare i nostri ambiziosi piani. (…) Ritengo, comunque, che gli investimenti debbano essere proporzionali alla copertura in ultrabroadband del Paese. Il gioco vero inizierà quando la copertura sarà totalmente effettuata”.
Per quanto riguarda la decisione di coprodurre una parte dei contenuti, Cattaneo spiega: “Vogliamo offrire ai nostri clienti un prodotto nostro a prezzi competitivi che ci procureremo come fanno gli altri player o acquisendo i diritti o coproducendo cinema e fiction. Perché coprodurre? La coproduzione è la soluzione per poter mettere le mani su un prodotto di particolare richiamo di cui non ci cederebbero i diritti in altro modo. A parte la considerazione che presenta vantaggi fiscali e gestionali, c’è anche il fatto che intendiamo valorizzare il nostro pacchetto multi-offerta”. (giornalistitalia.it)
L’amministratore delegato Flavio Cattaneo si confessa a Prima Comunicazione