ROMA – Slitta il processo in Cassazione per Roberto Spada, condannato dai giudici del merito a 6 anni per lesioni aggravate dal metodo mafioso in relazione all’aggressione, avvenuta il 7 novembre 2017, durante un servizio ad Ostia, ai danni del giornalista Daniele Piervincenzi di “Nemo” e del cameraman Edoardo Anselmi.
La quinta sezione penale della Corte d’Assise di Roma, nonostante il parere contrario del sostituto pg Paola Filippi, ha accolto l’istanza di rinvio presentata dalla difesa di Spada nel corso del maxiprocesso nell’aula bunker di Rebibbia a carico di diversi esponenti del clan. Nelle prossime settimane sarà fissata una nuova data per l’udienza.
I legali di Spada, che hanno impugnato in Cassazione il verdetto di condanna pronunciato dalla Corte d’Appello di Roma lo scorso dicembre, hanno sollecitato lo slittamento del processo perché, contemporaneamente, si sta svolgendo davanti alla Corte d’Assise della capitale il procedimento per associazione di stampo mafioso a carico di numerosi imputati, tra cui lo stesso Roberto Spada, per il quale, la scorsa settimana, la Procura di Roma ha chiesto l’ergastolo.
Il pg Filippi, in apertura di udienza, si è detta contraria al rinvio perché Spada è detenuto, mentre le parti civili – tra cui anche Roma Capitale, Regione Lazio, Ordine dei giornalisti e Fnsi – si sono rimesse alla decisione della Corte, che, dopo una breve camera di consiglio, ha deciso a favore dello slittamento del processo, pur indicando nella sua ordinanza di rinvio la necessità di una “nuova, sollecita, rifissazione dell’udienza”. (agi)
Per l’aggressione il 18 giugno 2018 Roberto Spada e Ruben Nelson Del Puerto erano stati condannati in primo grado a sei anni di reclusione per violenza privata e lesioni aggravate con il riconoscimento dell’aggravante mafiosa. Condanna confermata, poi, il 7 dicembre scorso in Appello per Roberto Spada. Stralciata, invece, la posizione del braccio destro di Spada, Ruben Nelson Del Puerto, il cui processo è ancora in corso in Appello.