ROMA – «Le operazioni dei test d’ingresso a Medicina si sono svolte in serenità, con 75 aule controllate, a parte qualche episodio come quello di un giornalista che si era infiltrato ed é stato riconosciuto e fatto uscire, e alcuni che avevano introdotto dei telefonini poi ovviamente fatti lasciare fuori dall’aula. Mi auguro che i migliori possano entrare da noi a Medicina».
Così il Rettore dell’Università Sapienza di Roma Eugenio Gaudio, poco prima del termine della prova a quiz per accedere al corso di laurea a numero chiuso.
«I quesiti di logica – ha evidenziato il Rettore – si prestavano più di altri a fraintendimenti e per questo» la commissione preposta dal ministero ha inserito «più domande sulla cultura generale. Ci sono comunque anche quesiti di logica con un mix bilanciato alla capacità degli studenti. Il quiz da solo però – nota – credo non sia sufficiente: si potrebbero inserire test psicoattitudinali con un punteggio e anche una valutazione degli studi precedenti per riconoscere i meriti passati. Sono proposte che abbiamo fatto e speriamo che il governo le prenda in considerazione. Quest’anno c’è il 20% di posti in più, ma il problema sono le specializzazioni, le borse in questi anni sono state insufficienti, occorre aumentarle a favore
dei giovani meritevoli che hanno già una laurea di 6 anni. Farli lavorare subito in corsia – conclude – credo sia un tappabuchi momentaneo». (adnkronos)
Tutto tranquillo a La Sapienza a parte il cronista infiltrato, “riconosciuto e fatto uscire”