TERAMO – Se il presidente del Teramo Calcio ha pensato che con la sortita di venerdì – durante una conferenza stampa che aveva tutte le caratteristiche di una trappola – di intimidire o solamente intimorire i giornalisti, con il suo improbabile atteggiamento di capopopolo con striduli quanti inutili acuti, si sbaglia di grosso: i giornalisti continueranno a dedicare alle vicende sportive e giudiziarie della squadra l’attenzione che merita, esattamente come prima e se possibile anche di più.
Se il presidente Campitelli ha pensato, con la minacciosa e rumorosa presenza di qualche ultras, di azzittire i giornalisti ha ottenuto il risultato opposto a quello sperato: le domande i giornalisti non solo le faranno in conferenza stampa ma gliele porranno tramite i giornali, online, in tv, radio, blog e quant’altro sarà possibile utilizzare per tenere desta l’attenzione della pubblica opinione su un argomento di indubbio risvolto sociale e come tale di indiscusso valore notiziale.
Se il presidente Campitelli ha pensato di isolare qualche giornalista, a lui scomodo, additandolo alla riprovazione dello sparuto quanto sguaiato gruppetto di ultras, si metta l’animo in pace: attorno a questi giornalisti faremo scattare una solidarietà tale che il presidente del Teramo calcio nemmeno è in grado di immaginare. Si difenda dalle accuse dei magistrati, come vuole e come può, perché da questo e solo da questo dipende la serie B per il Teramo, e lasci stare i giornalisti tirati in ballo solo per sviare l’attenzione e gettare fumo negli occhi di qualche ingenuo tifoso fideisticamente suggestionato dalle sue fole contro l’informazione che non può abdicare alla propria funzione solo perché Campitelli si presenta in conferenza stampa con gli ultras. Ce ne vuole!
Stefano Pallotta
Presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo
TERAMO – È stata senz’altro utile ed opportuna la conferenza stampa nel corso della quale il presidente Campitelli ha provato a spiegare la posizione sua e della società biancorossa sul caso Savona-Teramo.
Del tutto fuori luogo invece il duro, pesante e generico attacco rivolto ai giornalisti, gli stessi che, dopo aver raccontato la fantastica stagione sportiva che ha portato la squadra dello stesso Campitelli e di Vivarini a conquistare la serie B, sono costretti da settimane ad occuparsi, con rigore e con identica professionalità, di una vicenda che ha fatto scalpore e che tiene in ansia non solo dirigenti e tifosi biancorossi ma sicuramente anche buona parte degli sportivi abruzzesi.
Quel “vi dovete vergognare” pronunciato dal presidente con forza e col sostegno di una rumorosa e becera claque, andava rivolto non ai giornalisti invitati alla conferenza stampa e che certo avevano ben chiara la differenza che c’è tra indiziati e colpevoli, ma a coloro che hanno trascinato il Teramo in quel marciume che continua da troppo tempo a caratterizzare il calcio italiano anche per l’incapacità, la debolezza e la superficialità di organi federali che dovrebbero tutelare regolarità, trasparenza e legalità dell’intero movimento. Se hai la febbre non te la puoi prendere col termometro…
Antonio De Leonardis
Presidente Ussi Abruzzo