BARI – L’Associazione della Stampa di Puglia esprime rammarico per l’amara conclusione della vertenza Telenorba. Dopo aver ritenuto impraticabile il contratto di solidarietà, l’azienda ha rifiutato di accedere ad ulteriori tre mesi di cassa integrazione in deroga, optando per il mancato accordo che spalanca le porte al licenziamento di 8 giornalisti e di 35 fra tecnici e impiegati.
Il sindacato dei giornalisti è consapevole che l’ulteriore proroga della cassa integrazione avrebbe avuto l’effetto di un pannicello caldo, ma per i lavoratori interessati avrebbe rappresentato un’ulteriore boccata di ossigeno.
L’epilogo della vertenza Telenorba, la più importante televisione locale d’Italia, deve impegnare tutti, a cominciare dai rappresentanti delle istituzioni, ad una riflessione sulle condizioni dell’emittenza radiotelevisiva locale in Puglia e in tutto il Paese.
Non c’é soltanto la crisi economica generale, che in cinque anni ha messo in ginocchio imprese e famiglie. Il venir meno del sistema dei contributi statali a pioggia ha fatto cadere il velo su realtà editoriali locali completamente fuori dal mercato, che negli anni hanno creato posti di lavoro fittizi, utili soltanto ad ottenere i finanziamenti pubblici.
Nel caso di Telenorba, che a differenza di altre aziende del settore ha effettuato negli anni importanti investimenti e che fino ad oggi ha sempre pagato con puntualità stipendi e contributi previdenziali, si impone comunque un ragionamento più ampio, non essendo condivisibili – come il sindacato dei giornalisti ha rilevato nel corso della trattativa – scelte editoriali che, seppure effettuate da società diverse, totalmente autonome ed estranee alla vertenza, come Radionorba, hanno portato al reclutamento di giornalisti dopolavoristi, titolari di altri rapporti di lavoro dipendente, quindi ultra garantiti.
Non sono qui in discussione professionalità e competenze riconosciute, ma valutazioni di opportunità e di doverosa solidarietà nei confronti di chi sta per perdere il posto di lavoro avrebbero potuto portare ad altre soluzioni, anche a costo di sfidare gli umori della piazza dei tifosi del Bari calcio.
Nel dare atto al direttore responsabile e al comitato di redazione di Telenorba di essersi adoperati con i vertici aziendali per ridurre il numero dei giornalisti in esubero, inizialmente previsti in 14, l’Associazione della Stampa di Puglia vigilerà sulla corretta attuazione della procedura collettiva, restando al fianco dei colleghi e assicurando i necessari servizi di assistenza.
L’Assostampa Puglia: “L’azienda ha rifiutato altri 3 mesi di cassa integrazione”