GUBBIO (Perugia) – Tre giorni di sciopero per dire no all’ipotesi di licenziamento di 7 dipendente su 15 di Tele Radio Gubbio, l’emittente umbra con redazioni a Gubbio, Città di Castello e Foligno.
Lo sciopero, proclamato per le giornate di domani, venerdì 20 gennaio, sabato 21 e lunedì 23 gennaio, è stato deciso dai dipendenti di Tele Radio Gubbio che, riuniti in Assemblea, hanno rigettato e contestato, insieme all’Associazione Stampa Umbra ed alla Slc Cgil, il contenuto del documento con il quale l’azienda radiotelevisiva ha ufficialmente comunicato, nella serata di ieri, la volontà di interrompere i rapporti di lavoro.
“La contestazione – affermano i sindacati – è nel merito e nel metodo visto che l’azienda annuncia il dimezzamento del personale che passerebbe da sei a tre giornalisti (compreso il direttore), da sei a tre tecnici-operatori di ripresa e da 3 a 2 dipendenti in amministrazione. Una decisione che depotenzia irrimediabilmente l’azienda e che condanna a morte una emittente locale che ha segnato la storia dell’Umbria ed in cui operano riconosciute professionalità”.
Per l’Assostampa Umbra presieduta da Marta Cicci e la Slc Cgil si tratta di “una decisione inaccettabile, che arriva a conclusione, il 31 dicembre scorso, del Contratto di solidarietà applicato per tre anni a tutti i dipendenti e che testimonia la totale assenza di un piano di rilancio e di azioni concrete per garantire una adeguata attività editoriale della televisione e della emittente radiofonica”.
“Una visione miope – denunciano i sindacati – che taglia posti di lavoro subordinato e li vuole sostituire con collaborazioni esterne; una drastica riduzione dell’organico che peraltro arriva alla vigilia dell’approvazione dei decreti attuativi della Legge nazionale sull’editoria e della nuova legge regionale in materia. Ciò – come sottolineato più volte negli incontri tra le parti – appare una scelta incomprensibile e ingiustificata che consegna la Radio Rgm e la Tv Trg ad una fine certa”.
Per questo i dipendenti, con il sostegno delle organizzazioni sindacali, nell’annunciare le tre giornate di sciopero, alle quali potrebbero aggungersene presto altre, sottolineano che “verranno adottate, insieme alle rappresentanze sindacali e alla Federazione Nazionale della Stampa, tutte le azioni necessarie a scongiurare i licenziamenti ed il ridimensionamento di una emittente che riveste un ruolo importante nel panorama dell’informazione regionale”. (giornalistitalia.it)