ROMA – “Ti piacerebbe avere uno così su Rai1, eh? Guarda come ballo il tip tap: solo con questo facciamo il 28% di share” e poi “in Rai so che si guadagna bene… Fazio prende tutti quei soldini e fa un programma seduto. Ma se io lo faccio in piedi il programma?”: Fiorello è un fiume in piena e non resiste alla tentazione di improvvisare divertenti siparietti con il dg Rai Mario Orfeo, seduto in prima fila all’Auditorium Conciliazione a Roma, durante uno show di solidarietà per l’Ospedale Fatebenefratelli.
Immaginando una Rai più moderna con “Frizzi che si fa due tatuaggi” e “Marzullo che si taglia i capelli”, ma sempre con il canone “perché se non lo paghi ti staccano la corrente e non puoi vedere Sky e Netflix”, Fiorello non risparmia (a distanza) neanche Claudio Baglioni, prossimo conduttore e direttore artistico di Sanremo, leggendo un suo presunto sms di invito al Festival, forbito e dai toni poetici, e immaginando come potrebbero essere cantate le hit sanremesi “baglionate”.
Era metà giugno quando, sul palco del Premio Biagio Agnes, con Orfeo sul palco, Fiorello dichiarava: “Per la Rai lavorerei gratis” affrettandosi ad aggiungere, davanti a molti giornalisti, “ma questa è una fake new”. Un mese fa l’annuncio dello showman all’Ansa di voler chiudere la sua Edicola su Sky e di essere pronto per il ritorno al varietà, a sei anni dallo show dei record su Rai1 #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend, infine la notizia di Claudio Baglioni alla direzione artistica e conduzione del Festival di Sanremo e il sogno di viale Mazzini, che si rinnova di anno in anno, di avere Fiorello come mattatore, il più possibile, sul palco del teatro Ariston.
C’è da vedere se, dopo tante candeline spente insieme a Viva Radio2 (sia Fiorello che Baglioni sono nati il 16 maggio, a nove anni di distanza) e indimenticabili duetti in più occasioni, Fiorello concederà un’incursione al Festival. Per il momento ha annunciato solo l’intenzione di occupare una seconda serata con un varietà e di volerlo intitolare “L’Ora del Rosario” come il suo ultimo tour teatrale.
Intanto appare e scompare dai social e si dedica al tennis e, senza troppo clamore, alla solidarietà e alle campagne per la prevenzione. I proventi dello spettacolo sold out all’Auditorium Conciliazione, introdotto da Paola Saluzzi, per il quale sono stati venduti 1700 biglietti, saranno destinati al potenziamento della Terapia Intensiva neonatale dell’ospedale sull’Isola Tiberina. Primario della Unità di Pediatria, Neonatologia e Tin del nosocomio è Luigi Orfeo, fratello del direttore generale della Rai.
I due Orfeo (“avete lo stesso nome del cinema porno di Palermo dove si andava da ragazzini per imparare cose”, ride Fiorello) non riescono a sottrarsi alla sua travolgente simpatia neanche quando, sul finale, a sorpresa vengono invitati a salire sul palco, uno alla sua destra, l’altro a sinistra, per “fare tutti insieme i Bee Gees” prestando la voce, rigorosamente in falsetto, a divertenti cenni di “Ah, ha, ha, ha stayin’ alive, stayin’ alive”, diretti da Fiorello. «Con questa – esclama lui ridendo – su Rai1 facciamo il 40%!».
In platea, tra gli altri, si divertono anche il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia (“un uomo con un Pil sullo stomaco…”), il Premio Oscar Nicola Piovani e Renzo Arbore, omaggiato dal trio I Gemelli di Guidonia con un medley, intonato a cappella, che lega i titoli delle sue tante trasmissioni cult, pietre miliari della storia della radio e della tv.
«Per me stare su un palco davanti a Renzo Arbore – conclude Fiorello – è come per un prete dire messa davanti al Papa. Renzo, ti amo! Arbore ci ha insegnato tanto e tanto ancora ci insegnerà». (ansa)
Fiorello, sul palco per la solidarietà, non risparmia frecciate al dg Rai Mario Orfeo