CAGLIARI – “L’imminente chiusura della programmazione regionale sulle frequenze radio Rai sarà un danno per la cultura e per il già malconcio pluralismo della Sardegna”. Lo afferma l’Associazione della Stampa Sarda, secondo cui “il braccio di ferro fra la Rai e la Regione, che nonostante le recenti e recentissime assicurazioni non ha firmato la convenzione col servizio pubblico, ha ottime probabilità di creare all’Isola un doppio danno: far sparire preziosi spazi di identità senza scongiurare la chiusura delle sedi giornalistiche locali”.
“Un quadro angoscioso e ingiusto” contro il quale l’Associazione della Stampa Sarda protesta col massimo vigore ammonendo: “Come si può immaginare che il sindacato dei giornalisti dialoghi con gli editori per reagire insieme contro la crisi se la politica sarda e la massima azienda culturale del Paese non sanno parlarsi nell’interesse dei cittadini?”.
Meno spazi di identità senza però scongiurare la chiusura delle sedi giornalistiche