CROTONE – Non c’è pace per il giornalista Luigi Abbramo. Cambiate le quattro gomme alla sua Dacia Sandero, per il secondo giorno consecutivo le ha ritrovate tagliate. Anche questa volta il cronista del quotidiano Gazzetta del Sud, in servizio alla redazione di Catanzaro, ma con il compito di curare le cronache crotonesi, aveva parcheggiato l’autovettura in via Mazzini, a Crotone, nei pressi della propria abitazione.
Se ieri mattina qualche dubbio sul destinatario dell’intimidazione c’era stato, considerato che erano state tagliate anche le gomme della Dacia Duster di un’impiegata, parcheggiata accanto a quella del giornalista, questa volta non ci sono dubbi essendo stato quello di Luigi Abbramo, 55 anni, l’unico veicolo danneggiato.
Ferma la condanna del Comitato di redazione del quotidiano: «I colleghi di Gazzetta del Sud sono al fianco di Luigi che, in questi anni, si è distinto per dedizione e professionalità. Siamo vicini al collega, nella consapevolezza che non saranno le intimidazioni a fermare il suo lavoro dalla parte della legalità e al servizio del diritto dei cittadini ad essere informati. Si tratta dell’ennesimo episodio preoccupante che, ancora un volta, conferma quanto i giornalisti siano esposti ad attacchi intimidatori inaccettabili. Così come è inaccettabile che un atto indegno del genere avvenga per due sere consecutive. Oggi più che mai è necessario far sentire al cronista la vicinanza di tutte le Istituzioni, in termini di protezione, auspicando una pronta risposta sull’accaduto». (giornalistitalia.it)
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Sgc e Unci Calabria: “Gigi non sarà mai solo”
REGGIO CALABRIA – Il Sindacato Giornalisti della Calabria e l’Unci (Unione Nazionale Cronisti Italiani) della Calabria manifestano la più grande vicinanza e solidarietà a Luigi Abbramo, collega della Gazzetta del Sud per la preoccupante intimidazione subita. Il segretario del Sgc, Andrea Musmeci, e il presidente dell’Unci Calabria, Michele Albanese, nel chiedere con forza alla Polizia di fare luce sugli autori del danneggiamento, hanno voluto ricordare come il «collega Abbramo non sarà mai solo nel suo impegno professionale in una regione fra le più difficili del Mezzogiorno. Tutto ciò – concludono Musmeci e Albanese – non può accadere impunemente: i giornalisti calabresi devono poter lavorare con la serenità necessaria al proprio importante compito di informare i cittadini in una terra complicata e difficile». (giornalistitalia.it)