ROMA – Potrebbe cambiare tono già oggi, a quanto apprende l’Adnkronos, la polemica sull’informazione regionale legata ai tagli alla Rai, scoppiata dopo la cancellazione per decreto dell’obbligo per la televisione pubblica di avere una sede in ogni regione. Il governo, infatti, potrebbe presentare nella Commissione Bilancio del Senato, un emendamento che mantiene l’obbligo per la Rai di una sede in ogni regione, consentendo, però, alla stessa Azienda una radicale riorganizzazione ai fini del risparmio.
In sostanza, quando oggi in Commissione si discuterà l’emendamento del senatore Pd e vice presidente della Vigilanza Rai, Salvatore Margiotta, volto a mantenere l’obbligo di una sede per regione, l’esecutivo potrebbe presentare una proposta di riformulazione dell’emendamento stesso prevedendo sì l’obbligo di una sede per regione in capo a Rai, madando anche all’Azienda la flessibilità necessaria a valutare come impostare autonomia finanziaria, budget, numero di tecnici e giornalisti per sede. Di fatto, il governo sembra pronto ad aprire alla richiesta dei sindacati in materia, ma senza paletti per la Rai in modo che sia comunque possibile conseguire risparmi.
L’ipotesi non piace però al vice ministro dell’Economia, Enrico Morando, che definisce l’autonomia finanziaria delle sedi regionali per legge “una stortura”. ”Il contributo chiesto alla Rai –spiega all’Adnkronos – è di 150 milioni. E non cambia. La preoccupazione delle forze politiche è che la Rai continui a garantire una buona informazione regionale. Su questo il governo pronto a discutere.
Se l’obiettivo è una informazione regionale ampia e puntuale la risposta del governo è sì. Se, invece, la preoccupazione è avere una autonomia finanziaria delle sedi regionali stabilita per legge, la risposta è no. L’esecutivo vuole eliminare i vincoli introdotti dalla legge Gasparri che per le sedi regionali fissa per legge l’autonomia finanziaria”. (Adnkronos)
Il Governo potrebbe presentare oggi un emendamento sull’obbligo di presenza