Lanciato dalla giornalista Katia La Rosa in occasione del Premio speciale Italia del merito

Sulla Vespucci il Manifesto di Pace Salvator Mundi

Il comandante della nave “Amerigo Vespucci” Luigi Romagnoli con Katia La Rosa

GENOVA – “Ama, dona e Perdona”. È questo il messaggio di pace lanciato da Italia in un abbraccio (https://italiainunabbraccio.it/) a bordo della nave Amerigo Vespucci, attraccata al porto di Genova. Nell’occasione delle Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Istituto Idrografico della Marina, si è svolta un’edizione speciale del celebre premio “Italia del merito” ed è stato presentato il manifesto della Pace, “Salvator Mundi”.

Il veliero della Marina Militare “Amerigo Vespucci”

Durante l’evento la presidente di IT Difesa, Katia La Rosa, fondatrice di “Italia in un abbraccio” ed ideatrice dello stesso “Manifesto”, ha donato all’Istituto Idrografico della Marina la preghiera “ai Naviganti” scritta per l’occasione ed inserita nello stesso documento di pace.
Tra i partecipanti alla manifestazione: il contrammiraglio Massimiliano Nannini, direttore dell’istituto Idrografico della Marina, il capitano di vascello Luigi Romagnoli; il premio Nobel Per la Pace, prof. Riccardo Valentini, il presidente dell’Unms, ufficiale Antonio Mondello, il giornalista Angelo Vesto, il maestro Marco Nereo Rotelli e Giovanni Licastro, amministratore unico Croce del Sud, fondatore del brand Amen.
Il manifesto, costituito da 10 sezioni (Istituzioni, Arte e Cultura, Informazione, Difesa e Sicurezza, Imprenditoria, Cristianità, Sociale, Tecnologia, Sostenibilità ed Ambiente, Economia), sarà successivamente sottoscritto in Parlamento alla presenza di tutti gli illustri rappresentati che lo hanno condiviso.

Massimiliano Nannini, Marco Bucci e Katia La Rosa

Il documento, che avrà carattere scientifico, come ha spiegato Katia La Rosa, prende il nome dalla celebre opera di Leonardo da Vinci, che ben descrive, l’eccellenza del genio italiano. «Oggi – ha dichiarato la presidente di IT Difesa – serve unità, autentica solidarietà, e coesione nazionale. Abbiamo scelto illustri punti di vista per raccontare questo particolare momento storico analizzando le sfide che ci attendono.

Riccardo Valentini, Massimiliano Nannini, Luigi Romagnoli e Katia La Rosa

Proiettare nel futuro le conseguenze delle proprie scelte è uno strumento indispensabile per affrontare il presente. Esiste un solo bene, la conoscenza, ed un solo male, l’ignoranza. È proprio in questo concetto socratico che, risiede il nostro contributo nel supportare la ricerca a possibili soluzioni, per superare questo momento di crisi. Il destino dell’umanità non è stato scritto. Tutto dipenderà dalle nostre decisioni e conseguenti azioni.

Katia La Rosa

Abbiamo ancora una mossa “da giocare”: il nostro libero arbitrio, inteso come capacità di scelta di opzioni contrapposte. La nostra volontà deve rappresentare un’opportunità di vita e non la condanna del genere umano. Si può fare ancora scacco matto: vincendo l’avversario senza bisogno di combattere».
Nell’ambito della manifestazione, il maestro Marco Nereo Rotelli, autore del logo del Manifesto di Pace, ha donato al sindaco di Genova una carta idrografica, che unisce la città a Venezia. L’opera è stata realizzata per le Celebrazioni del 150° Anniversario dell’Istituto Idrografico della Marina.
Nel corso dell’evento si è svolta anche la cerimonia di premiazione dell’edizione speciale di “Italia del Merito”. Ad essere insigniti: il direttore dell’Istituto Idrografico della Marina, contrammiraglio Massimiliano Nannini, il comandante della nave Amerigo Vespucci, capitano di Vascello Luigi Romagnoli, il presidente regionale Liguria e provinciale Unms di Genova, Eugenio Tofanelli, il maresciallo Antonio Brunetti (scelto dal generale Carlo Alberto Dalla Chiesa per il famoso “gruppo dei 31 uomini del Generale”, la brigata segreta dei “senza volto” da lui voluta per debellare il terrorismo), il sindaco di Genova Marco Bucci.

La cerimonia a bordo della nave Amerigo Vespucci

A conclusione dell’evento, «per rafforzare la diffusione di valori e di quell’umanità cristiana, che va salvaguardata, nel segno dell’amore e della spiritualità», Giovanni Licastro, ha donato uno dei gioielli Amen, che richiamano alla fede cristiana ed un prototipo di una nuova linea dedicata ai valori del manifesto della Pace. (giornalistitalia.it)

 

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