KHARTOUM (Sudan) – Le edizioni di tre quotidiani sudanesi sono state sequestrate questa settimana a Khartoum e ne è stata impedita l’uscita in edicola da parte del Servizio nazionale di sicurezza e intelligence (Niss). La denuncia arriva da Reporters Without Borders (Rsf), secondo cui gli agenti del Niss hanno confiscato le copie dei quotidiani Al-Tayar, Alyoum Altaly e Al-Jareeda e hanno interrrogato i giornalisti che avevano coperto “notizie sensibili”.
Nei primi tre mesi dell’anno, l’intelligence sudanese aveva già proceduto a diversi sequestri simili contro alcune testate che avevano dato spazio a notizie riguardanti le manifestazioni contro l’aumento del prezzo del pane e dei beni di prima necessità seguito al varo di diverse misure di austerità da parte del governo di Khartoum.
Gli agenti dell’intelligence sudanese hanno impedito l’uscita in edicola delle edizioni del 10 e 11 giugno di Al-Tayar, in cui il quotidiano chiedeva le dimissioni del presidente sudanese Omar al-Bashir. Secondo la testata, questa mossa potrebbe aiutare a rilanciare l’economia del paese, tuttora in crisi.
“La sopravvivenza di una stampa libera in Sudan è in gioco”, ha detto Arnaud Froger, capo del Dipartimento Africa di Rsf. “Il Niss deve smettere di agire come una forza di polizia editoriale che censura i giornalisti e reprime sistematicamente le pubblicazioni critiche, stabilendo elenchi di argomenti tabù a loro piacimento”. (agi)
Impedita l’uscita di Al-Tayar, Alyoum Altaly e Al-Jareeda. Interrogati i giornalisti