JUBA (Sud Sudan) – Arrestato mentre era in chiesa per una funzione religiosa e portato in carcere, nonostante sia molto malato: è quanto accaduto domenica scorsa in Sud Sudan al giornalista Alfred Taban, fondatore (nel 2000) e direttore del quotidiano indipendente Juba Monitor e collaboratore di Africa ExPress.
Taban, molto conosciuto e apprezzato non solo in Sud Sudan, è stato arrestato dalle forze di sicurezza sud sudanesi che hanno aspettato che finisse di pregare e poi l’hanno portato via. Insieme a lui era stata fermata anche la collega Ana Namiriano, rilasciata subito dopo.
Il giornalista, finito in manette per un editoriale pubblicato dal Juba Tribune venerdì scorso, è molto malato e la detenzione rischia di ucciderlo.
Nell’articolo “incriminato” Taban ha scritto che la soluzione per una pace duratura nel giovanissimo Stato è l’allontanamento dal potere del presidente Salva Kiir e del suo vice Rieck Machar.
“L’articolo non è piaciuto – ha spiegato al telefono con Africa ExPress un giornalista del quotidiano – perché, hanno detto gli agenti, incita alla violenza e a rovesciare il govero. Non è vero ma non gli hanno lasciato nemmeno il tempo di spiegare le sue ragioni. L’hanno portato via alle 4 del pomeriggio e hanno ordinato l’immediata sospensione della nostra pubblicazione”.
Tra le prime organizzazioni a mobilitarsi per Taban c’è Reporter Senza Frontiere che chiede l’immediata scarcerazione del giornalista: “Chiediamo alle autorità del Sud Sudan – afferma Rsf – di liberare Alfred Taban, di assicurare che i suoi diritti siano rispettati e di farlo visitare al più presto da un medico”.
“Questo arresto – incalza Reporter Senza Frontiere – costituisce l’ennesima violazione della libertà di stampa in un Paese che ha già sopportato pesanti violazioni dei diritti e delle libertà individuali dall’inizio della guerra civile”.
Il Sud Sudan è stato collocato al 140° posto, su 180 Paesi, nella classifica mondiale della libertà di stampa stilata da Rsf per il 2016. All’appello di Reporter Senza Frontiere segue quello di Amnesty International: “Assicurateci – chiedono alle autorità del Sud Sudan – che Alfred Taban non venga torturato. È malato e ha bisogno di cure, rilasciatelo immediatamente”.
Il direttore di Juba Monitor in manette per un editoriale in cui attacca il presidente