Cinque consiglieri contestano le posizioni di Stampa Romana sulle selezioni

“Su Inps e Rai pesi e misure diversi”

Stampa Romana

ROMA – “Apprendiamo, con un certo sgomento, che la segreteria dell’Associazione Stampa Romana ha inviato una lettera al presidente dell’Inps, Tito Boeri, per chiedere la cancellazione della selezione esterna riguardante la figura di capo ufficio stampa dell’Istituto. Ora, fermo restando che un sindacato che protesta per una nuova assunzione si commenta da solo, ci chiediamo come mai non sia venuto in mente a Lazzaro Pappagallo di scrivere una lettera anche ai vertici della Rai, considerando che è stato assunto proprio in questi giorni, senza selezione pubblica, un nuovo capo ufficio stampa esterno all’azienda”. Ad affermarlo sono i consiglieri Fnsi Federica Frangi, Paolo Corsini e Pierangelo Maurizio, il vice presidente di Stampa Romana Omar Reda e il consigliere Francesco Latini.
Tornando al bando indetto dall’Inps, i cinque consiglieri sottolineano che “leggendo il testo si evince che è stata attivata una procedura per trovare semplicemente un candidato di alto profilo. E, se proprio qualcosa balza agli occhi, è la richiesta per i candidati di essere obbligatoriamente in «possesso di una formazione universitaria non inferiore alla laurea specialistica o magistrale». E magari su questo punto il segretario di Stampa Romana avrebbe potuto dire qualcosa, visto che per essere iscritti all’Albo dei professionisti non è necessario avere la laurea. In questo modo molti validi colleghi, in possesso di curriculum di tutto rispetto, rimarranno fuori dalla selezione”.
A giudizio di Frangi, Corsini, Maurizio, Reda e Latini “questa vicenda, purtroppo conferma l’arretratezza di vedute di una classe troppo politica e poco sindacale che si dice innovatrice, ma in realtà ha un approccio estremamente conservatore rispetto alla repentina evoluzione della professione giornalistica”.

 

 

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