NOVARA – Per inaugurare la rassegna “Scrittori§Giovani” arriva, a Novara, Ahmad Joudeh con il suo libro “Danza o muori”, scritto in inglese, tradotto in italiano e pubblicato dall’editrice DeA Planeta Libri. Prefazione del ballerino numero uno: Roberto Bolle.
L’autore è figlio di un palestinese e di una donna siriana, nato e cresciuto in un campo profughi dalle parti di Damasco. Fin da piccolissimo, ha scoperto che la sua passione era la danza. Aspirazione pericolosissima in quel contesto e in quelle terre. Scegliere di diventare ballerino equivale a firmare la propria condanna a morte. Infatti, il padre lo bastonava e lui – duro nella sua scelta – ha continuato a coltivare il suo sogno nascondendosi su una terrazza e utilizzando il parapetto di un muro come se fosse stato la sbarra di allenamento.
Poteva finire male, ma ha trovato ospitalità in Olanda dove balla nella compagnia di danza classica di Amsterdam. Ma, per ricordarsi da dove viene e cosa ha vissuto, si è fatto tatuare la scritta “danza o muori”. E l’ha voluta sul collo, proprio nel punto dove l’Isis colpisce per decapitare i nemici (secondo loro), i devianti o i peccatori (sempre, secondo loro).
Quella di Ahmad Joudeh è stata un’autentica lotta. E la lotta è, infatti, il filo conduttore della rassegna novarese che l’editrice “Interlinea” propone per la decima volta.
«In dieci giorni – commenta Roberto Cicala patron di Interlinea Edizioni – attraversiamo temi, paesi e situazioni con autori coraggiosi e originali».
Una quarantina di eventi con i quali Novara e le cittadine del comprensorio fino ai laghi diventano le capitali della letteratura e propongono il loro impegno sociale.
Si alternano: Marco Bianchi con “La cucina delle emozioni”; Marco Scandigli e Roberto Sbaratto con “La guerra del professore”, ambientata negli anni del primo conflitto mondiale; Massimo Vaggi con “Kinashasa e tu, musica divina” (al liceo “Leonardo da Vinci” di Borgomanero) e Marco Malvaldi (al professionale “Bellini” di Novara) con “La musica dell’uomo”.
Al Castello di Novara: gli incontri con Paolo Cognetti (autore di “Senza mai arrivare in cima”), con Farian Sabahi (“Non legare il cuore”) con Marco Scardigli (“Il mistero della donna francese”) e, ancora, con Giovanna Cristina Vivinetto (“Dolore anonimo”). Ancora: Antonio Scurati con “M. il figlio del secolo” e Maria Adele Gravaglia con “Prigione di trincee”.
Non solo libri e letteratura. La rassegna “Scrittori§Giovani” propone musica, teatro e intrattenimenti. La biblioteca Negroni (con “Nuove d’autore”) suggerisce delle storie raccontate con disegni e fumetti: le graphic novel.
E il Bookcrossing, all’angolo delle ore, in pieno centro per invogliare alla lettura e invitare i giovani ad avvicinarsi ai libri. Si legge poco? Vero…ma è possibile invertire la rotta.
L’ultimo appuntamento domenica 25 novembre, in piazza Martiri, a Novara: “1968: un anno mitico” a cura della compagnia Venti Lucenti e del Circolo dei lettori. (giornalistitalia.it)