COSENZA – Una giornata per dire “basta” ai tanti soprusi che i giornalisti calabresi ogni giorno sono costretti a subire e per ricordare l’intollerabile censura, avvenuta, esattamente un anno fa, nella notte fra il 18 e il 19 febbraio 2014: un finto guasto alla rotativa che impedì a “L’Ora della Calabria” di uscire in edicola. Di questo e di molto altro si discuterà il 19 febbraio 2015, a partire dalle ore 11 e fino alle 20 circa, nel Chiostro di San Domenico a Cosenza, durante la manifestazione “Stop Cinghiali, la giornata della libertà di stampa calabra”, promossa dal blog “Lorasiamonoi” con il sostegno del Sindacato Giornalisti della Calabria.
Il dibattito-mobilitazione, partendo dal primo anniversario del blocco della rotativa che impedì l’uscita dell’Ora della Calabria con la notizia dell’inchiesta aperta dalla magistratura sul figlio del senatore Gentile, intende rompere il silenzio seguito a quell’orribile vicenda nonostante una serie di altri soprusi subiti dalla redazione dell’Ora, ma anche sensibilizzare l’intera comunità regionale, proprio in quella data simbolica, su tutti i pesanti attacchi che rischiano di compromettere seriamente se non di annientare la libertà di stampa calabrese.
L’idea è quella di ripetere questa iniziativa ogni 19 febbraio, proprio in sostegno dei giornalisti coraggiosi e quale sprone verso le istituzioni affinché tutelino pienamente un bene prezioso che rischia di essere spazzato via.
Prenderanno parte al dibattito il direttore dell’Ora della Calabria Luciano Regolo che ebbe la prontezza di registrare la telefonata dello stampatore Umberto De Rose che faceva pressioni perché fosse tolta la notizia, il segretario regionale della Federazione nazionale della stampa italiana Carlo Parisi, la consulente della Commissione parlamentare Antimafia Angela Napoli, il senatore Nicola Morra, Maria Carmela Lanzetta, già ministro degli Affari regionali, la presidente dell’associazione “Gerbera gialla” Adriana Musella, Franco Laratta, coordinatore regionale Areadem, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili.
Porteranno, inoltre, la loro testimonianza alcuni giornalisti, bersagliati nel libero esercizio del diritto di cronaca, fra i quali: Michele Albanese (che vive da mesi sotto sorta solo per aver voluto esercitare scrupolosamente il suo lavoro di cronista sui fatti di n’drangheta della Piana), la giornalista tv Rossana Caccavo (che subì un licenziamento solo per essere stata eletta rappresentante sindacale), Michele Inserra (bersagliato da un consigliere regionale per i suoi articoli di cronaca giudiziaria) e Lucio Musolino, (attaccato mediaticamente per aver portato a galla la vicenda dell’inchino della statua della Madonna davanti alla casa del boss a Oppido Mamertina).
Sono previsti inoltre, nel corso della manifestazione, gli interventi del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto e del presidente della Regione, Mario Oliverio. Durante la giornata verrà dato spazio anche ai commenti e alle riflessioni inviati online sul blog “Lorasiamonoi”. Al dibattito si alterneranno momenti di intrattenimento, sempre con il tema della libertà di stampa quale filo conduttore.
Per dire Stop ai cinghiali, a tutti i cinghiali, di ogni partito e di ogni potentato, e per difendere e incoraggiare la libera informazione l’appuntamento è dunque al chiostro di San Domenico, a partire dalle 11, giovedì prossimo, 19 febbraio.
Mobilitazione e dibattito il 19 a Cosenza con Lorasiamonoi e il Sindacato Giornalisti