Poligrafici in sciopero contro la Ses che forza l’uscita in edicola. In campo il sindaco

Stanno uccidendo il Giornale di Sicilia

PALERMO – Altri due giorni di sciopero, ieri e oggi, per i poligrafici del Giornale di Sicilia. Fanno seguito ai cinque precedenti in cui l’azienda, nonostante l’astensione della totalità dei lavoratori, “ha forzato un’uscita del giornale sebbene impoverito nella presentazione”.
In prima istanza il gruppo Ses, titolare della maggioranza delle azioni del Giornale di Sicilia, aveva dichiarato l’esubero di 34 lavoratori (su 43). Dopo un incontro con le organizzazioni sindacali gli esuberi si sono ridotti a 31, ma l’azienda ha precluso ogni ulteriore possibilità di trattativa, presentando la richiesta di esame congiunto finalizzata a porre tutti e 31 i lavoratori in cassa integrazione. I lavoratori contestano “con forza” il piano presentato, le modalità di gestione degli esuberi e la riorganizzazione aziendale prospettata.

Lino Morgante e Antonio Ardizzone

“Come già denunciato in passato, questa azienda ha sottratto giorno dopo giorno lavorazioni spettanti esclusivamente al personale poligrafico – si legge in una nota sindacale –, automatizzando alcune lavorazioni, esternalizzandone altre o addirittura eliminando interi settori, a discapito della qualità del prodotto, negando l’evidente attività volta a ridurre i costi di gestione solo attraverso una progressiva eliminazione del personale, e gravando sulla collettività mediante il ricorso agli ammortizzatori sociali”.
Per le parti sociali occorre “un piano di rilancio che i lavoratori, dopo tante dichiarazioni di intenti, stanno ancora aspettando da diversi anni. L’unico piano di cui l’azienda sembra capace è quello di espellere i propri dipendenti, rendendo sempre più povero un quotidiano che ha fatto la storia della nostra Isola e della nostra città”. I dipendenti del Giornale di Sicilia chiedono “urgentemente” un intervento delle Istituzioni, “atteso che a oggi solo il sindaco di Palermo non è rimasto sordo all’appello dei lavoratori” e ha convocato i sindacati per il 10 luglio.
Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha infatti convocato per domani, mercoledì 10 luglio, alle 9, a Palazzo delle Aquile, Slc Cgil e Fistel Cisl per discutere della grave situazione di crisi del Giornale di Sicilia. “La convocazione è arrivata abbastanza velocemente – dichiara il segretario generale Slc Cgil Palermo, Maurizio Rosso – ma ci aspettiamo che il problema sia affrontato anche dagli altri livelli ai quali abbiamo inviato la nostra richiesta, dal Ministero e soprattutto dalla Regione Siciliana, perché crediamo che senza un impegno forte del governo e di tutte le istituzioni politiche sarà difficile uscire fuori da questo stato di crisi”.

Leoluca Orlando

Il Giornale di Sicilia oggi e domani non è in edicola per lo sciopero dei poligrafici. “Chiediamo – aggiunge Maurizio Rosso – garanzie occupazionali e un modello industriale adeguato alle nuove tecnologie che possa supportare un progetto di sviluppo per questo importantissimo organo di informazione. I cambiamenti tecnologici anche nel mondo dell’informazione devono essere colti come un’opportunità per l’occupazione e non come una mannaia che decapita il lavoro”.
“Per questo motivo – prosegue Rosso – chiediamo un forte impegno dell’azienda e delle istituzioni politiche verso le nuove piattaforme multimediali che, con il loro grande potenziale d’innovazione, sono strumenti capaci di contribuire al consolidamento del lavoro e alla crescita del territorio”.
Rosso ha anche ribadito che “Palermo non si può permettere il lusso di perdere una istituzione culturale di punta che tanto può ancora dare all’informazione e allo sviluppo della città e della Sicilia”. (adnkronos)

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