Giornalista e fotografo stavano coprendo un evento di nera alla cascina Belfuggito

Spranga e sassate contro i cronisti del Cittadino

Cascina Belfuggito (foto Il Cittadino)

LODI – «Colpi d’arma da fuoco, violenza, feriti. E un’aggressione selvaggia agli inviati del “Cittadino”». È quanto denuncia lo stesso quotidiano lombardo, sottolineando che quella di ieri «è stata una notte di paura e follia che ha sconvolto Sant’Angelo Lodigiano».
I giornalisti – un cronista ed un fotoreporter de Il Cittadino – si trovavano alla cascina Belfuggito, “autentica terra di nessuno più volte nel mirino delle forze dell’ordine” per coprire un fatto di cronaca nera. L’allarme è scattato attorno alle 22.30, quando testimoni hanno udito esplodere alcuni spari. Sul posto, nell’immediato, diverse auto dei carabinieri.
«Il cronista e il fotografo del nostro quotidiano – riporta Il Cittadino – sono stati aggrediti a bordo della loro auto da alcuni ignoti che, dopo aver preso a sassate il parabrezza, hanno colpito con una spranga una fiancata dell’auto, danneggiandola seriamente. I reporter sono riusciti ad allontanarsi, comprensibilmente scossi, ma fortunatamente incolumi».
Le indagini stanno proseguendo e sono stati recuperati alcuni bossoli. A provocare gli spari sarebbe stato un gruppo di 6-7 persone, giunto alla Belfuggito da fuori. Forse un regolamento di conti, – ipotizza Il Cittadino – o uno scontro tra “clan” rivali, sul quale però si sta ancora cercando di fare luce. Per ora da tra gli uomini dell’Arma vige il massimo riserbo.
Piena solidarietà della Federazione nazionale della Stampa italiana, dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti e del Gruppo Cronisti Lombardi al giornalista e al fotoreporter del quotidiano “Il Cittadino” di Lodi.
«L’ennesimo evento che testimonia come fare i giornalisti sia sempre più pericoloso», affermano il presidente dell’Alg, Paolo Perucchini, e il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, esprimendo la vicinanza del sindacato non solo ai colleghi oggetto dell’assalto, ma anche a tutta la redazione de Il Cittadino di Lodi.
«Il giornalismo è sempre di più la “sentinella” del nostro Paese: ma raccontare i fatti che accadono nei nostri territori si conferma giorno dopo giorno un mestiere che mette a rischio l’incolumità dei colleghi. Chiediamo alle autorità competenti di fare luce al più presto sull’accaduto, assicurando alla giustizia chi, con queste azioni di violenza, non solo ha messo in pericolo due persone, ma ha colpito anche la libertà di informazione e il diritto dei cittadini di essere informati». (giornalistitalia.it)

I commenti sono chiusi.