PADOVA – Colpi di pistola sono stati sparati, nella notte, contro l’abitazione, a Padova, del giornalista Ario Gervasutti, cronista del Gazzettino. Sarebbero cinque i colpi esplosi contro la casa (all’una e 45 di questa notte, ndr), tre dei quali avrebbero raggiunto la camera da letto dei figli del giornalista.
«È un episodio gravissimo, che va condannato senza se e senza ma, acuito dal fatto che la minaccia contro un giornalista significa di conseguenza un attacco contro opinioni ed idee. La mia piena e completa solidarietà al cronista Ario Gervasutti e naturalmente alla sua famiglia», è il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, su quanto accaduto al giornalista.
«Mi auguro che i responsabili siamo presto identificati ed assicurati alla Giustizia – conclude Zaia –. Sono intollerabili fatti del genere che purtroppo riportano alla mente anni bui della nostra Repubblica. A Gervasutti e alla sua famiglia la vicinanza mia e delle istituzioni della Regione del Veneto».
IL MINISTRO SALVINI: «FAREMO CHIAREZZA»
Il vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha manifestato la propria solidarietà al capo redattore del Gazzettino di Venezia, Ario Gervasutti, vittima di un atto intimidatorio presso la propria abitazione, ad opera di ignoti.
Il ministro – spiega una nota del Viminale – ha espresso l’impegno a fare chiarezza sull’accaduto e individuare i responsabili. (adnkronos)
GERVASUTTI: «NON HO RICEVUTO MINACCE, MA NON ESCLUDO NULLA»
«Sono sconvolto – racconta Ario Gervasutti sul Gazzettino –. Mia moglie e i miei due figli erano in casa, 3 colpi hanno raggiunto la camera da letto dove dormivano i ragazzi. Al momento non ho idea di chi sia stato: non ho ricevuto minacce, ma non escludo che l’episodio possa essere legato alla mia attività professionale».
Le indagini – riferisce Il Gazzettino – sono in corso e al momento non si esclude alcuna ipotesi: è possibile che possa trattarsi del gesto di un folle.
Ario Gervasutti, 55 anni, friulano di Palmanova, ha iniziato giovanissimo al Gazzettino, nella redazione di Padova, per poi lavorare a Milano. Rientrato al Gazzettino, è quindi passato alla direzione, per 7 anni, del Giornale di Vicenza, prima di fare ritorno, nel 2016, nella sede centrale del Gazzettino. (giornalistitalia.it)