ROMA – Niente stagisti nelle redazioni di aziende in crisi che abbiano fatto ricorso a contratti di solidarietà o alla cassa integrazione e, soprattutto, niente assunzioni di praticanti o collaborazioni affidate ai pensionati per sostituire i giornalisti in ferie. Lo ribadisce la Federazione Nazionale della Stampa ricordando che, a tal proposito, il contratto nazionale di lavoro giornalistico non ammette deroghe di sorta. Pertanto, il divieto non può essere eluso in alcun modo, essendo disposto da una norma vincolante per gli editori. Il chiarimento si rende necessario alla luce della recente delibera con la quale il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti ha “autorizzato” lo svolgimento degli stages nelle testate interessate da stati di crisi.
Il punto 8 dell’Allegato D (Protocollo di consultazione sindacale) del vigente contratto nazionale di lavoro giornalistico dispone, infatti, il divieto assoluto di “procedere all’effettuazione di stages per borsisti e allievi” nelle aziende editoriali per le quali sia stato dichiarato lo stato di crisi con decreto del Ministero del Lavoro e che abbiano fatto ricorso alla riduzione dell’orario di lavoro mediante Cigs o contratti di solidarietà. Tale divieto non può essere eluso in alcun modo, essendo disposto da una norma contrattuale vincolante per gli editori.
La Fnsi ricorda, inoltre, che con l’approssimarsi delle ferie estive si ripresenta il problema della sostituzione dei redattori assenti per ferie mediante l’utilizzo oltre che di stagisti, anche di praticanti o di giornalisti pensionati. Al riguardo, il sindacato dei giornalisti ricorda ai Comitati di redazione che i giornalisti assenti per ferie possono essere sostituiti esclusivamente tramite l’assunzione di giornalisti con contratto a termine e con identico trattamento economico-normativo del giornalista sostituito. In nessun caso è possibile sostituire giornalisti assenti per ferie con praticanti, studenti in stages formativi, giornalisti pensionati.
Quanto ai giornalisti pensionati, possono avere esclusivamente apporti di collaborazione autonoma e, di conseguenza, non possono mai svolgere, in quanto tali, le mansioni proprie del redattore.
È, dunque, evidente che gli stagisti, i praticanti e i giornalisti pensionati non possono sostituire redattori (o qualifiche superiori) in ferie. I Comitati ed i Fiduciari di redazione sono, pertanto, invitati ad attivarsi per assicurare il rispetto totale delle norme di legge e di contratto, esercitando i poteri di intervento previsti dall’art. 34 e procedendo, in presenza di violazioni, a denunciarle tempestivamente agli ispettorati provinciali del lavoro e all’Inpgi, dandone comunicazione alle Associazioni Regionali di Stampa competenti ed alla Fnsi. (giornalistitalia.it)