MOGADISCIO (Somalia) – Il sindacato dei giornalisti somali ha condannato l’uccisione di un giovane giornalista radio-televisivo, Abdiwali Ali Hassan, avvenuta nella città di Afgoi, nella regione meridionale del Basso Scebeli, per mano di uomini armati non identificati.
Secondo quanto riferito in una nota dal sindacato, il giornalista è stato colpito più volte alla testa e al petto da colpi d’arma da fuoco mentre stava tornando a casa dal lavoro.
L’emittente radiofonica per cui lavorava Hassan è considerata critica nei confronti del governo e più volte in passato il giornalista aveva riferito delle operazioni condotte dall’esercito somalo, ricevendo minacce di morte multiple a causa del suo lavoro, come denunciato dal sindacato.
Secondo l’organizzazione Amnesty International c’è stato un drammatico deterioramento della libertà di stampa in Somalia da quando il presidente Mohamed Abdullahi, noto come “Farmajo”, è salito al potere tre anni fa. Da allora, secondo quanto documentato da Amnesty, almeno otto giornalisti sono stati uccisi, di cui cinque negli attacchi del gruppo jihadista al Shabaab, due da uomini armati non identificati e uno da fuoco da un ufficiale di polizia. (agenzia nova)
Il sindacato: Abdiwali Ali Hassan lavorava per una radio critica con il governo