BRUXELLES (Belgio) – Uccisa da una bomba piazzata sotto alla sua automobile: è morta così, giovedì scorso, 3 dicembre, Hindiyo Haji Mohamed, 27 anni, giornalista della Somali National Tv Station (Sntv). Stava tornando a casa dall’Università internazionale della Somalia – era anche una studentessa, oltre che una giornalista – quando è avvenuta l’esplosione. Hindiyo, che è morta all’ospedale di Mogadiscio per le gravissime ferite riportate, lascia ben 7 figli, nonostante la sua giovane età. Non è stata avanzata alcuna rivendicazione dell’attentato, come riferisce la stampa somala.
Il marito della giovane telecronista, Liban Ali Nur, anche lui giornalista e anche lui per la tv di Stato somala, è stato ucciso il 20 settembre 2012 in un attacco suicida a Mogadiscio.
La Federazione internazionale della stampa (Ifj) e il suo affiliato Sindacato nazionale dei giornalisti della Somalia condannano l’omicidio della giovane giornalista e chiedono “che sia fatta luce sull’omicidio e che i colpevoli siano identificati e puniti”.
“Il mostruoso assassinio di Hindiyo Haji Mohamed – sottolinea Omar Faruk Osman, segretario generale del Sindacato giornalisti della Somalia – non fa altro che rammentare a tutti i rischi che i giornalisti corrono regolarmente nel nostro Paese”.
Ad esprimere sgomento per l’assassinio di Hindiyo Haji Mohamed è anche il presidente della Ifj, Jim Boumelha, che ricorda che la giornalista “aveva perso il marito per colpa della stessa, folle, violenza. Siamo vicini alla famiglia di Hindiyo – prosegue il presidente della Ifj – ed in particolare ai suoi sette figli, che ora hanno perso entrambi i genitori. La Ifj continuerà il suo impegno per garantire la sicurezza dei giornalisti in Somalia, che devono poter fare il proprio lavoro senza dover rischiare assurdamente la vita”. (giornalistitalia.it)
Hindiyo Haji Mohamed, 27 anni, lavorava alla Tv di Stato. La condanna della Ifj