BERGAMO – Il 22 giugno scorso, il prof. Alfonso Agnino, cardiochirurgo responsabile della Cardiochirurgia Robotica presso Humanitas Gavazzeni di Bergamo, ha eseguito un bypass coronarico a cuore battente in contatto con il prof. Wouter Oosterlink da Leuven (Belgio). L’operazione è stata possibile avvalendosi, per la prima volta in Cardiochirurgia, a livello mondiale, della tecnologia degli smart glasses.
Il prof. Alfonso Agnino, cinquantenne calabrese, fortemente legato alla sua terra d’origine, l’Alto Jonio cosentino, è stato il più giovane direttore di unità operativa d’Italia, il più giovane direttore di dipartimento, dopo aver fatto sei anni di esperienza nella sanità pubblica francese come cardiochirurgo. In Calabria torna ogni mese nei centri Cardioross inaugurati a Rossano-Corigliano, Catanzaro e Reggio Calabria.
Abbiamo chiesto al prof. Agnino, cosa sono gli smart glasses, visto che si è trattato per la prima volta a livello mondiale.
«Gli smartglasses – spiega il cardiochirurgo a Giornalisti Italia – sono occhiali “intelligenti” nati dalla tecnologia militare. Funzionano grazie ad una tecnologia di telecomunicazioni a banda larga, si collegano ad uno smartphone e hanno una telecamera con zoom ottico ad alta definizione che offre all’operatore una visione reale del campo visivo».
Tramite mini-monitor e sistema audio integrato, che hanno permesso lo scambio di informazioni e visualizzazione tra il prof. Agnino e il prof. Oosterlink in tempo reale, avvalendosi di una connessione WiFi, «dalla sala operatoria del Gavazzeni di Bergamo sono stati trasmessi anche i segnali video delle tecnologie presenti in sala (il “Robot Da Vinci” e tecnologie connesse) ed il video panoramico della sala».
«Il sistema di tecnologie impiegate – afferma Agnino – soddisfa i più elevati standard di qualità e privacy, in conformità con la normativa GDPR e HIPPA. L’operazione di bypass coronarico a cuore battente in minitoracotomia è stato eseguito in regime di cardiochirurgia robotica. Il paziente è stato estubato in sala operatoria ed il decorso si è presentato privo di complicanze».
Alfonso Agnino, già protagonista a maggio 2021 del primo intervento di cardiochirurgia robotica d’Europa ad essere eseguito in telementoring, avvenuto a 1200 chilometri di distanza con l’Università di Rennes, ringrazia il prof. Oosterlink, il suo assistente Michiel Algoet e il team Medtronic il cui supporto è stato esemplare sotto ogni aspetto. Un dovuto ringraziamento anche al team della cardiochirurgia robotica dei Humanitas Gavazzeni, il servizio di anestesia ed il personale amministrativo. (giornalistitalia.it)
Cosimo Bruno