MOSCA (Russia) – La diffusione dei dati personali di giornalisti attivi nel Donbass da parte di un sito ucraino “è una chiamata diretta all’aggressione contro i giornalisti”, ma è anche “un momento di svolta”, che permette non solo alla Russia, ma anche ad altri Paesi europei di “capire” che “una civilizzata esperienza internazionale è ancora lontana”.
Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti che durante il tradizionale briefing del giovedì a Mosca hanno manifestato preoccupazione, per quanto accaduto. Nella lista ci sarebbero non solo giornalisti russi, ma anche ucraini e internazionali.
Lo scandalo internazionale è stato causato dal materiale pubblicato dal sito ucraino “Mirotvortzev”, che ha pubblicato i dati personali di 5 mila giornalisti accreditati nella DNR, repubblica autoproclamata dai separatisti filorussi.
Il sito accusa i giornalisti di lavorare per i separatisti, mentre i reporter denunciano anche minacce dirette contro di loro.
L’Ufficio del procuratore di Kiev ha annunciato l’apertura di un procedimento penale per ostruzione di attività professionale dei giornalisti, a causa della pubblicazione dei loro dati. Ma tra i partner del sito incriminato viene elencato dallo stesso sito il ministero ucraino dell’Interno, il Servizio di Sicurezza e altre forze dell’ordine struttura dipartimentale di Kiev. (Askanews)
Scandalo internazionale per i dati personali pubblicati dal portale “Mirotvortzev”