ALEPPO (Siria) – Zaina Erhaim, giornalista siriana di 30 anni, ha vinto il “Premio Peter Mackler per il giornalismo coraggioso ed etico” per aver saputo mostrare “il lato umano” della guerra in Siria.
“Non sono un’inviata di guerra. Non sarei qui se non fosse il mio Paese”, ha detto al momento di accettare il premio da Reporter Senza Frontiere, Afp (France Presse) e Global Media Forum, un’organizzazione che si occupa di formazione giornalistica.
“Sono tornata perché sono siriana – ha aggiunto la Erhaim – io appartengo a quella patria”.
Zaina Erhaim, che vive e lavora ad Aleppo in Siria, dopo aver studiato a Londra, ha formato circa 100 cittadini come reporter all’interno della Siria, circa un terzo dei quali sono donne, contribuendo a fondare nuovi giornali e riviste indipendenti nel Paese.
Erhaim è anche coordinatrice di un progetto per l’Istituto per reporter di guerra e di pace (IWPR – Institute for War and Peace Reporting), un’organizzazione internazionale che supporta i giornalisti nei paesi che si trovano in momenti di conflitto, crisi o transizione.
“Quel che ho cercato di fare i questi tre o quattro anni è raccontare la vita qui in Siria, non solo la guerra e i massacri”, ha dichiarato la giornalista nel ritirare il premio, aggiungendo: “I politici, a livello internazionale, stanno ‘disumanizzando’ i siriani, dimenticando che anche i siriani hanno una vita, hanno degli interessi, hanno figli che amano”. (giornalistitalia.it)
A Zaina Erhaim il Premio di Rsf e Afp per aver mostrato il lato umano della guerra