STOCCOLMA (Svezia) – Il regime di Damasco ha liberato un giornalista svedese trattenuto per una settimana nelle carceri siriane e che era stato dato per disperso.
“Sono stato catturato dal regime”, ha rivelato dopo il suo rilascio Joakim Medin, reporter trentenne catturato dai militari insieme con il suo interprete, Sabri Omar, mentre si trovava nella città curda di Qashmili, al confine con la Turchia. Medin ha riferito al quotidiano Expressen di essere stato rinchiuso in isolamento in una cella “sporca e piena di sangue”.
Interrogato a lungo sui suoi presunti legami con curdi, Turchia e Israele, Medin ha dovuto spiegare il motivo per cui era entrato clandestinamente nel Paese ovvero “descrivere quanto accade”.
Il rilascio suo e dell’interprete è arrivato al termine di una mediazione tra Damasco e un gruppo politico-militare curdo (l’Unione democratica), che in cambio dei due ha consegnato ai siriani diversi militari catturati di recente.
Nel dicembre del 2014 il giornalista svedese era stato fermato una prima volta dalle guardie di confine turche, che a loro volta lo avevano intercettato mentre rientrava clandestinamente da Kobane. (Agi)
Joakim Medin era stato catturato dai militari e trattenuto una settimana in carcere