SCALEA (Cosenza) – «Un anno fa ho promesso che Scalea avrebbe avuto un presidio permanente del Sindacato Giornalisti della Calabria ed oggi sono felice di poter annunciare che ci siamo riusciti grazie all’entusiasmo, alla tenacia e allo spirito di servizio del nostro consigliere regionale Ugo Manco che, assieme a tutto il Consiglio Direttivo, ha creduto in questa scommessa che collega, non più solo idealmente, le aree più estreme di una regione lunga circa 300 chilometri e con 800 chilometri di coste».
Carlo Parisi, segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria e segretario generale aggiunto della Fnsi, ha aperto, così, l’incontro con i colleghi dell’Alto Tirreno Cosentino che, grazie all’inaugurazione dello “Sportello informativo” in un territorio distante 250 chilometri dalla sede centrale di Reggio Calabria, avranno non solo la possibilità di avere “a portata di mano” il Sindacato dei giornalisti per il disbrigo delle pratiche di ordinaria amministrazione, ma un luogo di incontro, confronto, assistenza e periodica consulenza qualificata e formazione professionale.
I locali di via Fiume Lao 9, a Scalea, dispongono infatti, oltre all’ufficio di segreteria, di una sala riunioni di 40 posti nella quale verranno periodicamente ospitati eventi mirati a «tenere alta l’attenzione sull’obbligo, irrinunciabile, di garantire un’informazione di qualità possibile soltanto attraverso un’adeguata preparazione professionale, il massimo rispetto del codice deontologico e, soprattutto, la dignità. Dignità – ha sottolineato Parisi – che non deve cedere mai il posto alla vanagloria di chi, a volte, dimentica che il giornalismo è una professione – o meglio un mestiere – e come tale va adeguatamente retribuita e inquadrata contrattualmente. Nel rispetto della propria dignità, di quella delle proprie famiglie e dei colleghi che dalla concorrenza sleale di quanti accettano di lavorare gratis subiscono un danno a volte letale. Lavorare gratis significa, infatti, svilire la professione, facendone crollare il valore, e favorire i pirati dell’editoria che, non pagando stipendi e contributi, si possono permettere il lusso di vendere la pubblicità per pochi spiccioli facendo collassare le imprese vere».
«Un fenomeno, quello del lavoro nero e dello sfruttamento, che – ha concluso Parisi – anche in questo territorio ha registrato numerosi casi, denunciati dal Sindacato dei Giornalisti e dal Servizio Ispettivo dell’Inpgi, che ha portato al riconoscimento del rapporto di lavoro dipendente a colleghi formalmente inquadrati come lavoratori autonomi o addirittura senza uno straccio di contratto».
Adesso, grazie allo “Sportello Sgc” sarà possibile monitorare meglio il territorio concentrandosi, oltre che sull’informazione tradizionale, anche sul mondo degli uffici stampa e dell’on line.
Quel che è certo è che Ugo Manco, consigliere regionale del Sindacato Giornalisti della Calabria delegato all’Alto Tirreno Cosentino, un primo importante risultato l’ha già ottenuto ed è il più importante: aver risvegliato l’entusiasmo dei numerosi colleghi di un’area importante della regione che non vuole rassegnarsi, ma credere ancora nella professione giornalistica.
Alla cerimonia di inaugurazione con Carlo Parisi, Ugo Manco ed i colleghi dell’Alto Tirreno Cosentino, erano presenti i consiglieri del Sindacato Giornalisti della Calabria Giorgio Belmonte, don Valerio Chiovaro (presidente Ucsi) e Raffaella Salamina (consigliere generale Inpgi), il presidente emerito della Fnsi e dell’Odg, Lorenzo Del Boca, il responsabile Fnsi per la legalità, Michele Albanese, il vicepresidente nazionale vicario dell’Ungp e componente del Comitato amministratore Inpgi, Orazio Raffa, i consiglieri nazionali Fnsi Luciano Regolo e Anna Russo, il proboviro Fnsi Pino Nano, il proboviro Sgc Carmelo Idà, il segretario Ungp Calabria, Nicola Pavone. Presente anche il direttore della sede regionale Rai della Calabria, Demetrio Crucitti. (giornalistitalia.it)
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