CAGLIARI – Polemica sulla nomina di Roberto Morini, 66 anni, firma del quotidiano “La Nuova Sardegna”, ora in pensione, come nuovo capo ufficio stampa della Regione Sardegna. Sul caso è intervenuto anche il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi – ieri a Cagliari per la Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo – che ha precisato che è immorale che un capo ufficio stampa di una Regione lavori in parte a titolo gratuito.
“Se il capo ufficio stampa può lavorare sotto costo, perché ci dobbiamo lamentare del precario che non riceve giusta mercede? Questo è il problema. La Regione deve essere un esempio” ha detto, sottolineando appunto che si tratta di “una questione morale, non giuridica”.
“Niente di personale contro Morini – ha detto -, e niente di personale contro Francesco Pigliaru. Non è in discussione se un pensionato possa o no lavorare. ma che debba lavorare in parte gratis (la Regione non pagherebbe la parte percepita dalla pensione, ndr). L’istituzione deve essere paradigma di garanzia dell’applicazione piena delle regole che presiedono qualsiasi prestazione professionale in termini di lavoro dipendente. Non può, quindi, prescindere dai contratti di lavoro esistenti in rapporto alle qualifiche.
Caso diverso è se si prende per lavorare in condizioni di rapporto fiduciario un professionista o un pensionato: il portavoce è una cosa, il capo ufficio stampa è un altro”.
Il problema è stato sollevato informalmente nei giorni scorsi: “Ne avevo parlato – ha confermato Siddi – con il segretario regionale del Pd. Ripeto: nessuna interferenza sulla scelta, ma una questione di coscienza”.
La scorsa settimana la questione ufficio stampa era stata sollevata anche dal consigliere regionale di Fdi-An, Paolo Truzzu: “Scelta vecchia, ignorati i tanti giornalisti disoccupati in lotta continua per un contratto di lavoro”. (Ansa)
Il segretario generale della Fnsi contesta la scelta immorale della Regione Sardegna