Confindustria Radio Televisioni chiede al Governo misure di sostegno per il settore

Siddi: “Caro energia insostenibile per le radio”

Franco Siddi, Anna Ascani e Giancarlo Giorgetti

ROMA – Con una lettera al ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e alla  sottosegretaria con delega alle Comunicazioni, Anna Ascani, il presidente di Confindustria Radio Televisioni, Franco Siddi, ha chiesto misure di sostegno per il settore radiotelevisivo e in particolare per il comparto radiofonico a fronte dei rincari dei costi dell’energia elettrica per effetto della guerra in Ucraina.
I dati diffusi da Confindustria nell’audizione del 10 marzo scorso, davanti alle commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, secondo Siddi «evidenziano un incremento di 15 volte rispetto ai prezzi di febbraio 2020. I nuovi oneri impattano pesantemente sull’industria radiotelevisiva, ma in particolare dall’analisi dei conti economici delle imprese radiofoniche risulta una proiezione annua di costo più che raddoppiato rispetto a quello sostenuto nella media degli ultimi tre anni. Ciò accade mentre il comparto, nonostante un parziale recupero del 2021, continua a registrare ricavi pubblicitari (unica fonte di finanziamento) inferiore del 10-12% ai livelli pre-pandemia».
Confindustria Radio Tv è consapevole che sono allo studio misure di sostegno per tutte le industrie, tuttavia Siddi ha inteso ricordare che «radio e televisioni vanno considerati ad ogni effetto rami non secondari del sistema industriale del Paese e ha richiesto che le imprese radiofoniche possano beneficiare di un sostegno più strutturale equiparandole alle imprese di cui al decreto del Mise 21 dicembre 2017 (energivore). La radio, come la televisione del resto, si conferma un mezzo di comunicazione essenziale per la coesione sociale e l’informazione, ruolo messo in evidenza dall’eccezionale impegno anche in questo periodo tragico della guerra in Europa». (giornalistitalia.it)

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