ROMA – Si dice che ognuno di noi, nel mondo, abbia sette sosia. L’innovazione ci dona anche un gemello digitale. I suoi connotati sono stati delineati nel corso della 11ª edizione del Premio “Nostalgia di Futuro” dedicata a: “Gemello digitale l’altro me. Intermediario con la nostra realtà aumentata – Intelligenza Artificiale tra etica – educazione – politica”, organizzata da Osservatorio TuttiMedia e dalla rivista Media Duemila, giunta al suo 36° anno di vita.
L’incontro, oggi nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, al Senato, ha visto la partecipazione della presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati. Alla cerimonia, preceduta da un dibattito su questo tema, hanno partecipato Gianni Letta, presidente onorario TuttiMedia; Franco Siddi, presidente Osservatorio TuttiMedia; Roberto Saracco, chair of the Sas Initiative of Ieee; il sociologo Derrick de Kerckhove; Andrea Riffeser Monti, presidente della Fieg; Pier Paolo Cervi, Mediaset; Mario Sechi, direttore dell’Agi; Diego Ciulli, Google; Marina Ceravolo, Rai Pubblicità; Laura Bononcini, country manager di Facebook. Ha moderato il dibattito il direttore della rivista Media Duemila e vicepresidente di Otm, Maria Pia Rossignaud.
“Questa nuova rivoluzione va governata e incanalata – spiega Maria Pia Rossignaud – ecco perché l’Osservatorio TuttiMedia, unica Associazione che unisce tutti i Media, ha voluto portare all’attenzione delle Istituzioni l’importanza di promuovere leggi, regole e comportamenti adatti per quest’epoca in cui è necessaria anche un’etica per l’algoritmo”.
Appello raccolto dalla presidente del Senato che ha ricordato nell’intervento introduttivo: “Se l’Intelligenza Artificiale può portare benefici all’intera società e all’economia, le sue applicazioni pratiche stanno sollevando e solleveranno sempre più in futuro problematiche giuridiche ed etiche”.
Secondo il presidente, bisogna puntare a “una visione più ampia, di ordine sovranazionale, che si caratterizzi per un approccio alla materia tale da rafforzare la fiducia dei cittadini nello sviluppo digitale”. Ha aperto il dibattito Roberto Saracco (chair of the Sas Initiative of Ieee): “Il gemello digitale rappresenta una realtà nel settore manifatturiero e una componente importante nella evoluzione verso l’Industria 4.0. Le sue caratteristiche lo rendono estremamente interessante anche in altri settori, dalla sanità alle smart cities, dalla fruizione di contenuti alla conoscenza personalizzata e distribuita” ha detto.
Di Gemello digitale e contesto sociale ha parlato Derrick de Kerckhove, secondo il quale la domanda da porsi sarà “se il gemello digitale è sufficiente per proteggere la nostra autonomia o se vincerà il controllo totale e radicale della società”.
Sia Franco Siddi sia Andrea Riffeser Monti hanno ricordato con affetto l’opera di Giovanni Giovannini, insistendo su quanto sia importante oggi continuare ad applicare la curiosità attiva e l’analisi dei processi in atto al fine di comprendere il futuro prossimo “prima che ci travolga”, come ha affermato Siddi, “e ci costringa a rincorrere quel cambiamento adattandoci alle regole del gioco che altri ci imporranno se non riusciamo ad avere la lungimiranza di crearne di nostre adeguate ed efficienti”.
Riffeser ha sottolineato che “la Fieg, come associazione che rappresenta tutte le componenti della carta stampata, difende e tutela i prodotti editoriali contro la pirateria e gli utilizzi parassitari”.
“Occuparsi di tecnologia significa applicare i vecchi valori umani a degli strumenti nuovi affinché il futuro sia migliore e adeguato al progresso dell’uomo” ha sottolineato Gianni Letta ricordando Giovannini. (ansa)