Il segretario generale della Fnsi sottolinea la svolta epocale dell’accordo raggiunto

Siddi: “Il lavoro autonomo entra nel Contratto”

Franco Siddi

Franco Siddi

ROMA – “E’ stato siglato un accordo contrattuale che preserva la vitalità del contratto storico dei giornalisti e introduce elementi di innovazione che tengono conto del tempo della crisi e del quadro dei cambiamenti epocali che viviamo”: così il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, che sottolinea come l’intesa introduca “per la prima volta un accordo contrattuale sul lavoro autonomo. La domanda da porsi è: rispetto all’esistente si va avanti o no? La nostra risposta è sì”.
L’accordo ha avuto il sì di otto componenti della Giunta Esecutiva Fnsi, tre i voti contrari e tre gli astenuti “che tuttavia – spiega Siddi – hanno sospeso il voto per una valutazione complessiva da fare alla luce del nuovo quadro di intervento pubblico”. Il riferimento è all’emanazione del decreto governativo a sostegno dell’occupazione nel settore, che è alla firma del sottosegretario con delega all’editoria
Luca Lotti.
“E’ stato un passaggio sofferto, non unanime – sottolinea il segretario generale della Federazione della Stampa – ma spero che già da domani, quando ci sarà un passaggio in sede governativa, alcuni elementi di dubbio siano più chiari e la tenuta del sindacato sul contratto sia ancora più forte”.
Il testo prevede incentivi differenziati per le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, forme contrattuali di incoraggiamento per il recupero dei disoccupati, l’apertura ai giovani con una fase di praticantato nelle aziende all’interno di un progetto di apprendistato professionalizzante.
“L’accordo sul lavoro autonomo – commenta Siddi – ancorché non esaustivo rispetto alle attese decennali, rappresenta una novità di grande rilevanza.
Altri punti importanti sono nella spinta a ricreare fiducia e impegno per la ripresa del settore favorendo nuova occupazione, anche giovanile, novazioni contrattuali e speranze di rientro per i disoccupati.
Da non sottovalutare – insiste Siddi – anche la volontà di raccordare l’innovazione contrattuale con l’intervento pubblico per l’editoria e il lavoro giornalistico, nonché con gli interventi, oggi assolutamente indispensabili, a garanzia della previdenza e della sicurezza sociale dei giornalisti attraverso l’Inpgi”.
Il contratto – che ha validità dal primo aprile 2013 al 21 marzo 2016 – è “un accordo di transizione: gli aumenti economici – ammette Siddi – sono modesti, perché l’attenzione principale è stata riservata alla salvaguardia degli istituti sociali che richiedono un esborso supplementare, in risposta alla crisi e alla sfida per innovare. Abbiamo raggiunto anche un’intesa sulla seconda tranche della parte economica: discuteremo con gli editori come trovare risorse per sostenere l’iscrizione dei freelance a uno dei profili della Casagit”. (Ansa).

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