ROMA – “È inaccettabile ricevere le notizie sull’assunzione di vicedirettore editoriale a mezzo stampa e mentre il Cda è in pieno corso. Il Consiglio di amministrazione non può essere messo in condizione di decidere senza aver definito il progetto della struttura e come deve essere organizzata perché si tratta di indirizzi strategici che competono al Cda”. Parla così all’Adnkronos il consigliere Rai, Franco Siddi, che ha deciso di lasciare la riunione del consiglio di amministrazione della Rai, ancora in corso in Viale Mazzini, proprio per protesta appena è circolata sul web la notizia dell’assunzione di Francesco Merlo, editorialista de “la Repubblica”, a numero due di Carlo Verdelli, direttore editoriale dell’offerta informativa Rai.
“Questa cosa – scandisce Siddi – richiede un approfondimento. È una cosa anomala. Verdelli ha appena chiarito in Cda che la sua è una proposta. Liberi gli altri di accettarla. Io non ho nulla contro le persone di cui riconosco il valore. Ma prima ancora di qualsiasi giudizio di merito sui nomi circolati, abbiamo appreso che in un caso si tratta di persona già sganciata verso Rai, uno scrittore illustre, un giornalista di prestigio, un editorialista. Un pensionato. E non mi risulta che possono essere assunti pensionati nell’ambito dello Stato”.
“Il Cda – prosegue Siddi – non era stato fin qui chiamato a discutere sulla istituzione eventuale di nuovi ruoli e posti nella direzione dell’offerta informativa. Non servono forzature. E, inoltre, vogliamo anche capire se non ci siano persone capaci, dotate, non pensionate, qualificate e prestigiose anche dentro la Rai per il ruolo di vicedirettore editoriale. Mi piacerebbe che sull’argomento si ragionasse prima a 360 gradi. Spero, quindi, che la discussione rimanga aperta. Sono tra i primi sostenitori dell’iniziativa di una direzione editoriale. Ho apprezzato e apprezzo ancora la schiettezza di Verdelli e la sua linearità come giornalista ma – sottolinea Siddi – ciò non vuol dire che io possa ritenere completa e definita la sua proposta, arrivata pochi muti fa. Se il Dg vuole decidere faccia pure, ma allo stato non mi sento di condividere questa modalità”. (Adnkronos)
L’ex segretario della Fnsi abbandona per protesta il Cda ricordando le regole statali