ROMA – «La necessità di una riforma organica in materia di sicurezza sul lavoro, con l’estensione ad altri settori, oltre l’edilizia, del sistema di qualificazione delle imprese e la patente a punti» è stata espressa al ministro del lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, dai segretari confederali della Cisal, Fulvio De Gregorio e Vincenzo Caratelli.
I dirigenti della Cisal guidata dal segretario generale Francesco Cavallaro hanno, infatti, presentato oggi al ministro la «proposta di realizzare un unico modello da applicarsi obbligatoriamente a tutti i settori in relazione alla tipologia ed alle dimensioni aziendali, al fine di consentire una valutazione dinamica del possesso dei requisiti di idoneità».
Un “passaporto di qualità” consultabile dai soggetti interessati, che premi le imprese virtuose che investono in prevenzione e sicurezza e penalizzi quelle non in regola. Uno strumento indispensabile, anche per l’alternanza scuola lavoro, attraverso il quale selezionare le imprese con alti standard di sicurezza in grado di accogliere i nostri studenti senza rischi.
«È stato un confronto significativo, apprezzabile sia nel metodo che nel merito delle priorità da affrontare nell’ambito della sicurezza sul lavoro», commentano i segretari confederali della Cisal, che al ministro Calderone hanno avanzato anche «la richiesta di rottamazione delle apparecchiature obsolete, di un bonus sicurezza per le imprese, della semplificazione amministrativa e di uno sportello unico per la sicurezza».
«Abbiamo, inoltre, proposto – concludono De Gregorio e Caratelli – di destinare l’avanzo finanziario dell’Inail (che dal Bilancio di previsione 2023 si attesterà intorno ad 1 miliardo di euro) e le somme in giacenza, alla ricerca, alla prevenzione e alla realizzazione di interventi necessari a garantire i più alti standard di sicurezza sul lavoro nel nostro Paese». (giornalistitalia.it)