CATANIA – “Il Tg3 siciliano copia le notizie, ma si dimentica la fonte”. A dar fuoco alle polveri è stato, ieri mattina, Tony Zermo con un articolo pubblicato sulla prima pagina de “La Sicilia”, contestando al telegiornale regionale di avere aperto l’edizione di domenica con la notizia in assoluta esclusiva del quotidiano catanese.
“Quando si riporta una notizia appresa da altri organi di informazione – ricorda Zermo – si cita la fonte, è una elementare norma di correttezza professionale. Ieri il Tg3 regionale delle 14 ha aperto con la notizia in assoluta esclusiva del nostro giornale riportata con la dovuta evidenza in prima pagina con il titolo: «Le mani di Messina Denaro sulla sanità siciliana». L’unica fonte possibile era la nostra, ma il servizio d’apertura del tg siciliano ha saccheggiato l’articolo del nostro Mario Barresi senza citare La Sicilia come sarebbe stato doveroso fare”.
Tony Zermo aggiunge che “il secondo servizio del tg regionale riportava la notizia di Marcello Dell’Utri che da Beirut chiedeva «asilo politico» e questa volta correttamente citava l’inviato di Repubblica, Francesco Viviano, che aveva intervistato l’ex senatore palermitano in ospedale”.
“Perché Repubblica sì e La Sicilia no?”, ha chiesto il quotidiano di Mario Ciancio Sanfilippo interrogandosi se “la Rai di Palermo sceglie a sua discrezione le testate da citare”. “In sostanza – ha aggiunto Zermo – i redattori che domenica hanno confezionato i servizi hanno aperto La Sicilia e confezionato la notizia d’apertura del telegiornale senza metterci nemmeno un briciolo di fatica, hanno puramente e semplicemente copiato il nostro articolo senza aggiungerci nulla di significativo. E’ così facile trovare sulla propria scrivania il lavoro già fatto da altri. Superfluo aggiungere che in Rai non c’è ancora la spending review e che la domenica viene ancora retribuita con un robusto straordinario, pari a due volte il compenso di una normale giornata di lavoro: e questo con i soldi del canone che paghiamo tutti. Almeno gradiremmo avere un’informazione corretta che rispetti il diritto d’autore e il lavoro degli altri”.
Pronta la replica del Comitato di redazione della Tgr Sicilia, secondo la quale “la notizia di un’inchiesta sulla sanità non è un’esclusiva, essendo contenuta la denuncia in un dossier presentato alla magistratura dal presidente della Regione Siciliana”.
“Diverso – a giudizio del Cdr della Rai Sicilia – il caso del pezzo su Dell’Utri che dava conto di uno «scoop», realizzato da «la Repubblica» che ha intervistato Dell’Utri dalla latitanza”. Affondo finale del Cdr della Tgr Sicilia che non fa mistero di temere “che dietro questo malevolo pezzo ci sia un più complessivo attacco al servizio pubblico radiotelevisivo, dettato magari dalle mire di chi, occupandosi di editoria e televisione, spera di spartirsi le eventuali spoglie della Rai”.
Il quotidiano attacca la testata regionale che replica col Cdr: “Motivi d’interesse”