MESSINA – Il Comitato di redazione della Gazzetta del Sud ha rassegnato le dimissioni nelle mani del segretario provinciale dell’Assostampa Messina, Giuseppe Gulletta, che ha convocato per oggi, lunedì 20 ottobre, alle ore 18, l’Assemblea dei redattori per gli adempimenti consequenziali.
All’ordine del giorno la nomina della commissione elettorale e la convocazione delle nuove elezioni. Il Comitato di redazione del quotidiano di Messina editato dalla Società Editrice Sud spa, che ha in Calabria la sua zona di maggiore diffusione, è stato eletto nell’ottobre del 2013, pertanto le dimissioni giungono ad un anno dalla scadenza naturale.
All’origine delle dimissioni, la volontà del Comitato di redazione (Francesco Celi, Massimiliano Passalacqua, Antonio Siracusano, Paolo Toscano e Leonardo Orlando) di favorire la massima convergenza del corpo redazionale sulla rappresentanza sindacale aziendale per gestire il futuro dell’azienda, alla luce dei dati di vendita e del fatturato pubblicitario che impongono proposte, correttivi e progetti per il rilancio dell’edizione cartacea e lo sviluppo di quella on line, a partire dall’organizzazione del lavoro.
“Per quanto ci riguarda – sottolinea il Cdr – lasciamo l’incarico con la certezza morale e documentale di aver interpretato il nostro ruolo con l’unico obiettivo di difendere i diritti e principi collettivi, in un confronto leale con l’Azienda”.
Il Comitato di redazione dimissionario della Gazzetta del Sud si dice, quindi, convinto che “il prossimo Cdr saprà mantenere una linea improntata sul rigore etico, l’autorevolezza e la credibilità, prerogative indispensabili per svolgere un ruolo di garanzia a tutela della redazione”.
La Gazzetta del Sud è in contratto di solidarietà difensiva sottoscritto, il 18 febbraio scorso a Roma, dalla Società Editrice Sud spa, assistita dalla Fieg, ed il Comitato di redazione, assistito dalla Fnsi, dal Sindacato Giornalisti della Calabria e dall’Associazione Siciliana della Stampa. L’accordo, ai sensi della legge 863/84, della durata di 12 mesi, dal 1° marzo 2014 al 28 febbraio 2015, coinvolge 54 giornalisti ex art. 1 con riduzione dell’orario di lavoro del 13,5% in modalità verticale (intere giornate non lavorate) per fronteggiare la situazione di crisi aziendale, ma soprattutto per il “rilancio strategico della testata preservandone i livelli di autorevolezza e qualità informativa”.
Per eleggere una rappresentanza largamente condivisa dal corpo redazionale