MILANO – Il rapporto tra storia e giornalismo non è mai stato facile. Già un secolo fa, in un’Italia alle prese con la prova della Grande guerra, Gioacchino Volpe, autore di molti articoli per i quotidiani milanesi, si chiedeva quale funzione politico-culturale potesse svolgere il passato e la sua narrazione nel turbinio del presente e quale il ruolo sociale dei giornalisti/storici e degli storici professionisti. Spiegare il tempo presente alla luce della complessa matassa del passato o dell’analogia, tanto rassicurante quanto fuorviante?
Oggi quella relazione si è ulteriormente complicata; ma sembra che, rispetto alle esitazioni di storici – come Volpe – di molti decenni fa, la storia, ormai onnipresente, abbia trionfato. Dalle pagine culturali alle cronache politiche, dall’istituzione di un canale Rai interamente dedicato a Clio alle molte società che si occupano della costruzione di eventi di sapore storico, almeno in apparenza il passato sembra dominare l’orizzonte culturale degli italiani. Scuola di complessità o semplice intrattenimento, la storia si offre oggi come un ingrediente essenziale della comunicazione pubblica. Una conferma in tal senso viene dall’attività della commissione Sissco per la rassegna stampa quindicinale grazie alla quale abbiamo potuto constatare il peso considerevole assunto dalla storia nella carta stampata. Direttamente o indirettamente ogni rassegna ci restituisce infatti diverse decine di articoli dedicati ad argomenti storici o contenenti riferimenti storici, spesso corredati da immagini o video.
Giunta ormai al primo anno di vita, la rassegna stampa è parte ormai integrante delle attività promosse dalla Società per lo Studio della Storia Contemporanea che, nata nel 1990, ha lo scopo – come recita il suo statuto – di “promuovere il progresso degli studi di storia contemporanea in Italia e la loro valorizzazione nell’ambito scientifico, accademico, civile”. Per questo la Sissco si è fatta promotrice non solo di convegni, seminari, workshop destinati agli studiosi (accademici e non) ma anche di iniziative culturali e ricerche la cui finalità è lo sviluppo del sapere storico come bene sociale e civile. Ed è in quest’ambito che la rassegna stampa è stata pensata; oltre a essere utile strumento di analisi del rapporto tra storia e attualità, la selezione quindicinale si offre anche come un’occasione per una riflessione più ampia sulla funzione comunicativa, civile e politico-culturale che la storia svolge nella società contemporanea.
È proprio dall’esperienza della periodica rassegna stampa che è nato il progetto di un convegno che, in collaborazione con la Fondazione Murialdi, diretta dal segretario generale Giancarlo Tartaglia, ha l’obiettivo di mettere a tema la presenza della storia nella comunicazione giornalistica.
Ad alcuni aspetti specifici dello spazio dedicato dai giornali e dalla televisione alla storia, storici e giornalisti dedicheranno i loro interventi che mirano a sollecitare la riflessione non solo dei professionisti della storia e del giornalismo ma anche al pubblico più ampio e più attento alla comunicazione storica.
Il convegno si svolgerà nella sola giornata del 22 gennaio 2018 e si terrà a Milano presso Palazzo Morando, via Sant’Andrea 6.
Oltre alla Sissco e alla Fondazione Murialdi, l’iniziativa è sostenuta dall’Università di Milano-Bicocca e dal Dipartimento di Studi storici dell’Università degli studi di Milano. (giornalistitalia.it)
IL PROGRAMMA
9.30
Saluti del rettore dell’Università di Milano-Bicocca, Maria Cristina Messa
Saluti del presidente Sissco, Fulvio Cammarano (Università di Bologna)
Saluti del presidente della Fondazione Murialdi, Daniele Mauro Cerrato
Saluti del direttore del Dipartimento di Studi Storici, Università degli Studi di Milano, Antonino De Francesco
10.00
Dario Biocca (Università di Perugia), Il passato che “passa” nella comunicazione contemporanea
10.30
Paolo Zanini (Università di Milano), La storia come chiave di lettura della contemporaneità? La stampa e i grandi eventi contemporanei
Maria Pia Casalena (Università di Bologna), Sentito dire, scoop e rassicurazioni: le interpretazioni storiografiche sulle pagine dei giornali italiani
Paolo Barcella (Università di Bergamo), Stampa locale e storia, tra localismi e regionalismi
Discussant: Antonio Carioti (Corriere della Sera)
11.30
Giulia Bassi (Università di Trieste), Mireno Barrettini (Università Cattolica di Milano), Quanta storia passa? La ricezione dei contenuti storiografici da parte dei lettori.
Un’indagine a campione
Emanuele Edallo (Università di Milano), Luigi Vergallo (Università di Milano), Storici di professione e scrittori di storia in redazione. Alcuni aspetti quali/quantitativi
Discussant: Davide Brullo (Il Giornale)
Dibattito
13.00/14.30
pausa pranzo
14.30
Simona Berhe (Università di Milano), La storia in televisione: film e fiction storici commentati dai giornali
Giuseppe Caramma (Università di Catania), Clio a scatti: le immagini a corredo della storia
Discussant: Giuseppe Giannotti (Rai Storia)
15.15
Enrico Serventi Longhi (Università la Sapienza, Roma), Alla sorgente della storia: uso e valorizzazione delle fonti archivistiche nella comunicazione giornalistica Paola Salvatori (Scuola Normale Superiore di Pisa), Fascismo di carta. Mussolini e il regime nella divulgazione giornalistica
Discussant: Nicola Tranfaglia (giornalista, storico, presidente Comitato Scientifico Fondazione Murialdi)
16.00/17.30
Tavola rotonda: Dario Biocca (Università di Perugia), Barbara Bracco (Università di Milano-Bicocca), Giuseppe Giannotti (Rai Storia), Fulvio Cammarano (Università di Bologna), Ferruccio De Bortoli (Rcs)