Al Ministero degli Affari Esteri il Rapporto Strategico 2024 del Centro Economia Digitale

Sfide globali: parola d’ordine Coopetizione

Rapporto CED 2024: il sottosegretario Maria Tripodi, Fabrizio Lobasso e Rosario Cerra

ROMA – Bisogna essere capaci di utilizzare le strategie più avanzate per rispondere alle sfide poste da un mondo che cambia a ritmi rapidissimi. Questo vale tanto per le aziende che per gli Stati. La Coopetizione – crasi di “cooperazione” e “competizione” – è sicuramente la più importante tra queste perché è la strategia in grado di prendere il meglio sia dalle dinamiche competitive che da quelle cooperative.
È quello che emerge dal Rapporto Strategico 2024 del Centro Economia Digitale (Ced), uno dei più autorevoli “think tank” italiani, presentato oggi nella Sala Aldo Moro del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (Maeci).
L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del sottosegretario di Stato al Maeci, Maria Tripodi, e ha visto la partecipazione di esponenti di alto livello imprenditoriale, con la moderazione dei giornalisti Manuela Perrone (Il Sole 24 Ore) e Giorgio Rutelli (AdnKronos).
«In un mondo sempre più complesso e iperconnesso, caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche e di intensificazione della competizione per il raggiungimento di una supremazia tecnologica, economica e militare – ha dichiarato Rosario Cerra, fondatore e presidente del Ced – l’obiettivo di questo Rapporto è quello di evidenziare, sia per le aziende sia per gli Stati, il potenziale di un approccio di tipo coopetitivo.

Maria Tripodi, sottosegretario Maeci

Nonostante, infatti, che tra le aziende e tra gli Stati vi sia sempre più competizione, queste entità non possono fare a meno di collaborare in certi ambiti. Bisogna, però, essere capaci di farlo per evitare di essere il soggetto che all’interno di una relazione coopetitiva ci perde».
Dalle analisi condotte, arricchite dai contributi delle aziende socie del Ced, è emersa l’importanza di formare competenze specifiche in ambito gestionale e diplomatico per supportare la gestione di relazioni coopetitive complesse. Incentivi pubblici, crediti d’imposta e consorzi tra aziende sono suggeriti per stimolare l’adozione di tecnologie avanzate, soprattutto in settori cruciali come la transizione digitale ed energetica.

Presentazione Rapporto Ced 2024 nella Sala Aldo Moro della Farnesina

La ricerca del Ced, basata su un campione di circa 2.000 imprese globali, dimostra che la Coopetizione è in forte crescita: sono 15.000 i casi di collaborazione tra aziende competitor registrati dal 2003 al 2022; il numero di brevetti collaborativi è aumentato del 159%, con una quota che è quasi raddoppiata sul totale dei brevetti (+82%).

Rosario Cerra

Settori come Salute, Ict ed Energia guidano questa applicazione, evidenziando come l’innovazione collaborativa sia cruciale e necessaria per competere sui mercati globali. A livello internazionale la collaborazione tra Stati Uniti e UE rimane fondamentale, nonostante la crescita delle co-brevettazioni con Cina e India.
Il rapporto affronta anche le dinamiche geopolitiche, proponendo la nozione di Sovranità Tecnologica Coopetitiva: una strategia per mezzo della quale gli Stati competono per la leadership tecnologica ma collaborano nella generazione di tecnologie critiche, fondamentali per la sicurezza economica ma anche per l’autonomia strategica.

Fabrizio Lobasso

«Il Rapporto di quest’anno è un manuale d’uso per C-Level, Top Manager e Policy Maker – ha concluso Cerra – e dimostra che collaborare, persino tra competitor, non è solo possibile ma necessario per costruire un futuro più resiliente e sostenibile».
Il rapporto propone, dunque, un modello di governance per integrare la Coopetizione nelle politiche nazionali ed europee, con strumenti quali gli incentivi pubblici alla ricerca congiunta, consorzi tra competitor e un approccio antitrust innovativo, bilanciando collaborazione e tutela del mercato.
La diplomazia scientifica e tecnologica e le sinergie pubblico-privato sono identificate come leve strategiche per garantire la sovranità tecnologica e l’autonomia strategica dell’Unione Europea.

Manuela Perrone (Il Sole 24 Ore), Claudia Squeglia (Eni), Diego Ciulli (Google), Mario Tartaglia (Gruppo FS), Francesca Bitondo (Microsoft) e Andrea Falessi (Open Fiber)

Fondamentale il contributo degli amministratori delegati delle aziende partner del Ced, i cui delegati hanno arricchito il dibattito al Maeci – di seguito alcuni incisi dei loro interventi – con best practices e prospettive operative.

Giulia Gasparini

Giulia Gasparini, Emea South Smb Area Lead Aws: «La collaborazione tra concorrenti nell’ambito del cloud può accelerare l’innovazione mantenendo una sana competizione. Attraverso consorzi e ambienti collaborativi condivisi, possiamo superare gli ostacoli all’adozione del cloud per le Pmi, garantendo al contempo che l’Italia rimanga competitiva nel panorama tecnologico globale.
In questo contesto, il Centro Economia Digitale svolge un ruolo cruciale nel promuovere la Coopetizione, creando un ambiente favorevole per la crescita delle Pmi italiane».
Fabio Florio, director of business development & manager of Cisco Innovation Center: «La Coopetition può portare a benefici reciproci, come la condivisione di risorse, tecnologia o accesso al mercato, utili a stimolare l’innovazione e la crescita.

Giorgio Rutelli (Adnkronos), Giulia Gasparini (Emea), Fabio Florio (Cisco Innovation Center), Fabio Tognon (Hewlett Packard), Francesco Salerni (Terna), Sabina Strazzullo (Tim)

È fondamentale bilanciare cooperazione e competizione per massimizzare i benefici senza compromettere il proprio vantaggio competitivo nel massimo rispetto delle normative legali e degli standard etici».

Claudia Squeglia

Claudia Squeglia, responsabile Analisi Normative e Posizionamento Istituzionale Italia di Eni: «Per Eni, la cooperazione nell’ambito dell’innovazione rappresenta una leva strategica fondamentale per accelerare la transizione energetica e adottare soluzioni più sostenibili».
Diego Ciulli, head of government Affairs and Public Policy Google Italy: «Vogliamo costruire tecnologie di Intelligenza Artificiale che siano allo stesso tempo audaci e responsabili. E soprattutto vogliamo farlo insieme ai nostri partner industriali, alle istituzioni, agli sviluppatori.
Per questo l’appello del Rapporto Ced alla Coopetizione non può che trovarci d’accordo: l’Italia ha un grande potenziale nell’IA, un potenziale che si coglie solo se tutti insieme lavoriamo per aiutare il Paese a cogliere questa opportunità».

Diego Ciulli

Mario Tartaglia, head of Fs Research Centre del Gruppo Fs: «Il Gruppo Fs italiane guarda alla coopetizione come a un’opportunità per affrontare le sfide del futuro. Miscelare collaborazione e competizione stimola l’innovazione: la condivisione intelligente di tecnologie e competenze può portare a soluzioni creative che nessuno avrebbe potuto ottenere da solo».
Fabio Tognon, Innovation Services Director Hewlett Packard Enterprise Italia: «La Coopetizione è fondamentale per guidare l’innovazione e sostenere il Sistema Paese. In Hpe crediamo che la collaborazione tra competitor consenta di affrontare sfide tecnologiche complesse, creando valore condiviso e potenziando la competitività e la crescita dell’Italia nel mercato globale».

Francesca Bitondo

Francesca Bitondo, Government Affairs Director Microsoft Italy: «L’avvento dell’Intelligenza Artificiale Generativa apre nuove opportunità di crescita economica e inclusione sociale, anche nel nostro Paese. Per rispondere alla sfida dell’invecchiamento della popolazione con conseguenti impatti sul tema della produttività economica nazionale, la tecnologia è un prezioso alleato per trovare nuovi modelli di sviluppo economico e sociale. In particolare, l’intelligenza artificiale permette oggi non solo di aumentare efficienza e produttività delle nostre imprese, ma consente di innovare e trovare nuovi modelli di crescita a fronte di scenari globali sempre più complessi».

Manuela Perrone (Il Sole 24 Ore) e Giorgio Rutelli (Adnkronos)

Andrea Falessi, direttore Relazioni Esterne di Open Fiber: «Vi sono settori particolarmente adatti a sperimentare forme di Coopetizione, in cui collaborare rispettando le regole della competizione, come ad esempio la transizione energetica e digitale. In quest’ultimo ambito, auspichiamo policy che accelerino la migrazione dalle vecchie reti in rame alla fibra ottica Ftth».

La Figec Cisal alla Farnesina per la presentazione del Rapporto Strategico 2024 con Valeria Bonacci e Carlo Parisi (Foto Giornalisti Italia)

Francesco Salerni, direttore Strategia, Digitale e Sostenibilità di Terna: «La Coopetizione è una leva per affrontare le sfide della transizione energetica e digitale e per individuare soluzioni a favore dell’evoluzione del sistema elettrico, che nessun player del settore sarebbe in grado di realizzare da solo. Come operatore di sistema per la trasmissione e il dispacciamento dell’energia, Terna contribuisce a facilitare la Coopetizione con un’infrastruttura equa e trasparente, supportando l’innovazione tecnologica con un approccio aperto e promuovendo una transizione sostenibile».
Sabina Strazzullo, Head of National Institutional Affairs & Trade Associations di Tim: «Nel settore delle telecomunicazioni, per competere è molto importante cooperare. La Coopetition è la chiave per costruire infrastrutture resilienti, promuovere innovazione e garantire la sicurezza. Solo ristabilendo equilibri competitivi e regole eque tra Telco e Over the Top possiamo sostenere la crescita e rafforzare la competitività del settore in Italia e in Europa». (giornalistitalia.it)

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