CITTÀ DEL VATICANO – Con l’incontro straordinario nella Sala Clementina del Vaticano, Papa Francesco aprirà i lavori della XX Assemblea Nazionale della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Domani, giovedì 23 novembre, i direttori della Fisc (Federazione Italiana dei Settimanali cattolici), assieme all’Unione Stampa Periodica Italiana guidata dal segretario generale Francesco Saverio Vetere, ad Aiart e Corallo saranno, infatti, protagonisti dell’evento “Insieme con Papa Francesco”.
Per la Fisc l’incontro con Papa Francesco darà il via alla tre giorni che riunirà a Roma i vertici della Federazione Italiana dei Giornali Cattolici e i direttori delle testate diocesane. Lo slogan e il mantra di questa grande assise pubblica è dettato oggi da Mauro Ungaro, direttore del settimanale diocesano di Gorizia “Voce Isontina” e presidente della Fisc.
«Dobbiamo essere – sottolinea Mauro Ungaro – profeti e testimoni di speranza per l’Italia. Non bisogna rincorrere lo scoop, ma stare attenti a come la notizia influisce sulla vita delle persone. Le nostre testate vivono ancora dell’edizione cartacea. I nostri lettori sono affezionati a un giornale che si legge tenendolo tra le mani. Ma il digitale è diventato fondamentale, sia per intercettare nuovi pubblici che per dare velocità alle notizie.
È un cambio di mentalità che dobbiamo assumere. Ci viene chiesta la stessa professionalità, la stessa capacità di lettura e di approfondimento, ma con i tempi del digitale. È una sfida nell’ottica della profezia: se viviamo i territori non siamo obbligati a correre dietro alle notizie, ma possiamo anticiparle. Dobbiamo essere talmente bravi a leggere le nostre realtà, da capire le richieste e le necessità che da esse provengono».
Mauro Ungaro è un giornalista severo, e non nega le difficoltà del momento: «Le nostre testate hanno problemi economici, molti derivati dalle conseguenze della guerra in Ucraina che ha influito sull’aumento esponenziale dei costi della carta e della produzione. Ma vorrei guardare con speranza al futuro».
Ad aprire la prima giornata dei lavori dell’Assemblea, domani giovedì 23 novembre, sarà dunque l’incontro straordinario con Papa Francesco che i direttori Fisc vivranno nella Sala Clementina del Vaticano. Un incontro attesissimo, alla luce anche dei messaggi forti che Papa Francesco in passato ha già dedicato al ruolo fondamentale della stampa cattolica e di questi giornali che sono l’asse portante della comunicazione religiosa nelle aree più lontane del Paese.
Tema cardine del dibattito nazionale sarà: «La Fisc: una voce al servizio del Paese. Informazione, cultura e sinodalità», e fino al prossimo 25 novembre al “Th Roma Carpegna Palace”, in collaborazione con Ufficio nazionale comunicazioni sociali della Cei, il Servizio per il sostegno economico della Chiesa cattolica e l’agenzia Sir i vertici della Fisc faranno il punto sullo stato di salute della comunicazione cattolica in Italia, alla luce delle varie esperienze professionali che ogni direttore di testata verrà a raccontarci.
Attenzione, parliamo di un grande evento a cui hanno già aderito i direttori e i rappresentanti delle circa 200 testate associate alla Fisc e che, nelle intenzioni dei promotori, sarà un momento di confronto, dialogo e progettazione in cui si getteranno le basi per la nuova consiliatura e per il nuovo esecutivo che guideranno la Federazione nel quadriennio 2024-2027.
«L’assemblea quadriennale – riconosce Ungaro – è sempre un momento fondamentale nella vita associativa. Quest’anno assume un valore ulteriore perché si tratta di riannodare il filo rosso di un’esperienza lunga quasi 60 anni e segnata in questo quadriennio anche dal Covid prima e dalle guerre in Ucraina e Terra Santa oggi. Sarà per le nostre testate. l’occasione di riflettere insieme sulle sfide che il tempo sinodale pone a loro e alle Chiese locali, ma anche sulla trasformazione digitale che, nell’immutata fedeltà alla carta, interpella anche il mondo dell’editoria cattolica».
Uno dei temi centrali del dibattito che si avvia domani sarà naturalmente il futuro di queste testate, queste come tante altre, strettamente legato alla rete digitale, e alla modernità di questi anni, e il presidente Mauro Ungaro riconosce che «è un orizzonte del nostro impegno. Le testate non sono strutturate, tranne rare eccezioni, anche in termini di personale. Ci stiamo, però, attrezzando e diversi giornali hanno già una presenza notevole sul digitale. La pandemia ci ha mostrato l’impatto del nostro lavoro e la fedeltà dei lettori.
Abbiamo la grande fortuna di avere un’agenzia di stampa come il Sir che ci apre una finestra sul mondo e ci permette di non chiuderci nel nostro ambito. Questa apertura si accompagna, ad esempio, alla presenza dei missionari in aree decentrate che non chiamano i riflettori dei grandi media. E ci permette di calare il globale nel locale, di leggere il globale attraverso la lente della nostra esperienza locale. Per i nostri lettori è un valore aggiunto, soprattutto in un tempo nel quale la notizia non è approfondimento e resta in superficie».
Il programma ufficiale prevede che nel pomeriggio di domani, giovedì, dopo l’incontro con il santo Padre, a partire dalle ore 16, i lavori inizieranno con l’intervento di mons. Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei. A seguire, quindi la relazione, del presidente Ungaro e il resoconto del tesoriere, Simone Incicco.
La seconda giornata, venerdì 24 novembre, sarà caratterizzata dall’intervento di padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, e dalla conversazione con Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Nel pomeriggio cominceranno poi le operazioni di voto che si concluderanno in serata con la proclamazione degli eletti al Consiglio nazionale della Fisc.
«Abbiamo fortemente voluto un momento di confronto, non solo per i soci Fisc ma aperto a tutti i giornalisti, con un rappresentante del Governo – spiega la coordinatrice della Commissione cultura ed eventi, Marilisa Della Monica – e siamo onorati che l’onorevole Mantovano abbia accolto il nostro invito a conversare con noi su temi di attualità che ci interessano e interpellano come giornalisti, come cittadini e come cristiani. La Fisc, accogliendo l’invito rivoltoci da Papa Francesco, cerca di raccontare ai propri lettori anche il buono ed il bello dei nostri territori in cui siamo fortemente radicati». (giornalistitalia.it)
Pino Nano