ROMA – Riccardo Iacona, autore e conduttore di Presadiretta si è adeguato ma non condivide: il reportage su cyberbullismo, spesso a sfondo sessuale, e l’educazione sessuale-sentimentale ai ragazzi nelle scuole, carente in Italia rispetto ad altri Paesi europei, in onda ieri sera, è stata posticipata nel rispetto della fascia protetta.
“Questa sera prenderemo di petto la questione di come prevenire i tanti episodi, ma la Rai – ha detto in diretta – per rispettare la fascia protetta mi ha chiesto di posticipare un po’ più avanti nel corso della sera la bella inchiesta di Giulia Bosetti. È una decisione che non condivido: per me questo è un reportage talmente pedagogico che andrebbe visto figli e genitori insieme. Ma – ha detto Iacona – è una decisione che devo rispettare”.
Proteste per lo spostamento fra gli spettatori di Presadiretta sui social network.
“È davvero incomprensibile – ha detto oggi il senatore del Pd Francesco Verducci, vicepresidente della commissione di Vigilanza Rai – la scelta di viale Mazzini di posticipare ieri sera la messa in onda del programma di Riccardo Iacona ‘Presa Diretta’. Una decisione che ha il sapore dell’oscurantismo e dell’ipocrisia”.
“I temi del cyberbullismo e dell’educazione sessuale, al centro della puntata di ieri, sono fondamentali da trattare per la crescita civile e culturale di una società (come avviene in gran parte d’Europa) – aggiunge Verducci – ed è da apprezzare che l’approfondimento giornalistico del servizio pubblico se ne occupi, tanto più in un contesto televisivo dove immagini ed allusioni sessuali debordano anche in modo subliminale ad ogni ora ed in ogni fascia di palinsesto. (Ansa)
Insorge Riccardo Iacona: “Una decisione che devo rispettare, ma che non condivido”