La Regione per la terza volta accoglie le proposte dell’Associazione Stampa Toscana

Senza mascherine negli studi radio e tv

Sandro Bennucci (presidente Ast) ed Enrico Rossi (presidente della Regione Toscana)

FIRENZE – “Coronavirus: senza mascherine negli studi radio-televisivi”. Lo prevede l’ordinanza del presidente della Regione Toscana, nel caso di interviste, se si può mantenere la distanza di 1 metro e 80 centimetri. Negli studi radiotelevisivi e nelle trasmissioni, in esterno o al chiuso, nel caso in cui sia garantito il mantenimento, tra tutte le persone presenti, di una distanza interpersonale superiore a 1,8 metri, è possibile per gli ospiti, i conduttori e gli intervistatori non indossare mascherina protettiva per il tempo strettamente necessario alla realizzazione delle trasmissioni radio-televisive.
È quanto dispone l’Ordinanza n. 53 sulle misure di contenimento relative alla diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro del settore radiotelevisivo, a firma del presidente della Regione Enrico Rossi. La questione era stata sollevata, con una lettera a Rossi, dal presidente dell’Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, ovvero dal sindacato dei giornalisti.
«Abbiamo deciso di convocare subito l’Associazione Stampa Toscana insieme ad alcuni operatori televisivi – spiega l’assessore alla presidenza Vittorio Bugli, che ha condotto gli incontri – e questo è l’esito, con norme basate sul buon senso, ma anche sulla salvaguardia della salute di lavoratori e persone coinvolte».
L’ordinanza precisa che ospiti e conduttori e intervistatori devono, comunque, essere dotati di mascherina protettiva, da indossarsi qualora sia necessario avvicinarsi ad altre persone a meno di 1,8 metri. Tutti gli altri lavoratori presenti all’interno dello studio (cameramen e tecnici, ad esempio) dovranno sempre indossare una mascherina protettiva.

Vittorio Bugli

Nell’ordinanza si raccomanda, inoltre, di limitare al massimo il numero delle persone presenti in studio come ospiti, intervistatori e conduttori e di applicare le misure di distanziamento interpersonale (come da normativa tuttora in vigore) per le trasmissioni e le interviste radio televisive realizzate all’aperto.
Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana «ringraziano il presidente della Regione, Enrico Rossi, per la sensibilità dimostrata accogliendo la richiesta di trovare soluzioni, in sicurezza, per evitare che conduttori e intervistati, negli studio radio e televisivi della Toscana, dovessero indossare obbligatoriamente le mascherine».
Bennucci sottolinea che «il presidente Rossi, nel quadro del piano di sanità per l’emergenza coronavirus, ha infatti trovato il modo di accogliere le richieste del sindacato dei giornalisti, grazie anche all’impegno dell’assessore Vittorio Bugli, che ha predisposto un provvedimento ad hoc».
È la terza volta, nel corso di questa pandemia, che la Regione Toscana accoglie le richieste dell’Associazione Stampa Toscana presieduta da Sandro Bennucci: prima per i prestiti alle aziende editoriali, poi per i test sierologici estesi da subito ai colleghi in prima linea, ora con l’ordinanza sulle mascherine in radio e tv).
Questo dimostra l’attenzione della Giunta e del suo presidente ai temi dell’informazione, diventata elemento primario nella lotta al virus, subito dopo la sanità e la protezione civile, ma soprattutto dimostra il valore di un gruppo dirigente serio e illuminato che sa farsi ascoltare dalla politica perché animato dall’interesse di difendere e tutelare – davvero – i giornalisti. (giornalistitalia.it)

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