ROMA – Federico Ilio per l’anagrafe è un ottantenne ma, agli occhi di molti, il suo aspetto non tradisce la sua vera età. Anche lo spirito da giornalista indomito sembra intatto così come la voglia di progettare ancora il futuro pur mantenendo fermo il proposito di vivere “decorosamente da anziano”, senza cedere a patetici giovanilismi. E’ lui il protagonista del romanzo “L’uomo dei tramonti che amava la politica”, il primo di Nino Milazzo (Città del Sole Edizioni), già vicedirettore del Corriere della Sera, condirettore de “La Sicilia”, vicedirettore vicario de “L’indipendente”, direttore dell’emittente televisiva Telecolor, oltre ad aver collaborato con i programmi tv di Enzo Biagi.
A ottant’anni la vita assume un’altra dimensione e Federico Ilio ne è consapevole: il prender coscienza che gli anni a venire saranno certamente meno di quelli già vissuti prende il sopravvento, sembra evidente soprattutto agli altri, che portano, volenti o nolenti, il protagonista della storia a interrogarsi sulle sue condizioni e pulsioni, aspirazioni.
La serenità di Federico, che della compostezza e coerenza ha fatto uno stile di vita, è minata dalla tristezza della consapevolezza che la vita cambia e ci cambia indipendentemente dai nostri tentativi di reggere il suo passo: i ricordi superano i desideri.
È proprio dal ricordo che inizia a tessersi la trama del romanzo: passato e presente, pubblico e privato, gli avvenimenti culturali e politici che hanno segnato la vita del protagonista, ma anche di tutti noi, conducono il lettore a porsi degli interrogativi. Federico Ilio concluderà questo suo percorso donandoci il senso di una vita ben spesa: la sua.
Edito da Città del Sole il primo romanzo del giornalista, già vicedirettore del Corsera