ROMA – L’attacco di Luigi Di Maio alla stampa, accusata di avercela col governo M5s-Lega, non trova sponda in Matteo Salvini. “Io ho così tante ore dedicate al lavoro che ho poco tempo per leggere i giornali, guardare la televisione e arrabbiarmi – afferma il ministro dell’Interno ospite in studio a Roma di radio Rtl 102.5 di Pierluigi Diaco, Fulvio Giuliani e Giusi Legrenzi – è vero che, leggevo oggi, alcuni giornali mettono in forse il fatto che ci saranno assunzioni delle forze dell’ordine, in forse il fatto che smonteremo la legge Fornero, in forse l’aiuto che daremo alle partite Iva. Balle! Però non sto lì a prendermela e a lamentarmi”.
“È vero – ha aggiunto Salvini – che dal giorno in cui è nato questo governo quasi tutti i giornali, le radio e le televisioni ci hanno attaccato. I commissari europei: non c’è giorno in cui non attacchino l’Italia, attacchino me, attacchino il governo perché siamo xenofobi, siamo razzisti, siamo ignoranti, siamo egoisti e siamo spendaccioni. Parlano loro che hanno governato l’Europa portandola a un livello di litigiosità, di precarietà e di insicurezza senza precedenti negli ultimi decenni. Però non ho voglia di lamentarmi”.
“Al massimo – conclude Salvini tornando a parlare della stampa – se un giornale non mi piace, non lo compro. Se una radio non mi piace, cambio canale. E non guardo Fazio alla tv la domenica sera perché non voglio inacidirmi il fegato”. (agi)
Matteo Salvini non fa da sponda a Di Maio che continua ad attaccare la stampa