Il sindaco di Bagaladi si scaglia contro CityNow per la pubblicazione di un video scomodo

Se l’informazione dà fastidio è sempre “spazzatura”

Il sindaco di Bagaladi, Santo Monorchio, si scaglia contro il cittadino “disturbatore”

REGGIO CALABRIA – Lo scivolone di un amministratore navigato che non fa bene alla comunità e alla libertà di stampa. Santo Monorchio, sindaco del piccolo Comune di Bagaladi in provincia di Reggio Calabria è il protagonista di una spiacevole aggressione verbale nei confronti di un suo concittadino. Nella centralissima piazza del paese che amministra ormai da tre mandati, Monorchio, nel corso di un incontro sull’Autonomia differenziata, ha perso il controllo inveendo contro una persona seduta al tavolo dei relatori.
Il video che immortala la triste e imbarazzante scena è stato pubblicato dal giornale online CityNow.it, e in un articolo correlato dalle immagini, il sito di informazione ha denunciato il comportamento, ben sopra le righe, del primo cittadino, ponendo l’accento sull’aggressione ed evidenziando un fatto sicuramente sgradito alla comunità del piccolo borgo dell’area grecanica.
La pubblicazione del video ha scatenato l’ira del sindaco Monorchio che, senza mezzi termini, attraverso un post su Facewbook, ha attaccato, con gravi accuse, i colleghi e l’intera redazione reggina di CityNow: «Giornale spazzatura…medaglia d’oro tra i giornaletti spazzatura, ci ha riprovato in queste ore a insozzare la mia persona pubblicando un video decontestualizzato di un mio intervento, certamente energico, contro un disturbatore seriale…».
Il primo cittadino bagaladese ha cercato di difendersi spiegando: «L’intervento che, in assenza della forza pubblica, si è reso necessario a tutela dei cittadini presenti e dei relatori (il disturbatore ha interrotto i lavori almeno 30 volte).

Santo Monorchio, sindaco di Bagaladi

Al direttore della testata “spazzatura city now” e ai suoi giornalisti non posso fare altro, se intendono verificare se sono malato di mente o nervoso, che invitarli ad accedere al mio c.v. nonché a visitare il borgo interno di Bagaladi per accertare che opinione hanno i cittadini…».
Monorchio ha poi attaccato anche la Cooperativa “Libero Nocera”, editrice del giornale, tirando in ballo anche l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria guidata, tra l’altro, proprio dal genero, Giuseppe Falcomatà.
«Vista la palese ostilità nei miei confronti, il direttore farebbe bene a chiarire chi sostiene economicamente questa macchina insozzante e se ritiene dia priorità al chiarimento dei rapporti che eventualmente esistono tra la testata CityNow e la cooperativa “Libero Nocera”… che oggi ha un bilancio milionario, in parte alimentato, con incarichi diretti ricevuti dal Comune di Reggio Calabria, che non vi sia neanche l’ombra di un conflitto di interesse. In ogni caso chiunque dia da mangiare alla redazione, non autorizza la stessa ad avvelenare i pozzi di acqua pura…».

Vincenzo Comi

«Il sindaco Monorchio – commenta il direttore di CityNow, Vincenzo Comi – ha preferito, dunque, accusare il giornale da me diretto e nel quale, da oltre dieci anni, insieme al direttore editoriale Davide Nucera coordino una squadra di giornalisti seri e puntuali, il cui lavoro è stimato e apprezzato dall’intera provincia di Reggio Calabria. Monorchio, si è scagliato anche contro la Cooperativa sociale Libero Nocera, che dal 1984 eroga servizi sociali in città, conquistandosi nei decenni la stima di istituzioni e cittadini».
Piena solidarietà alla redazione di CityNow viene espressa dalla Figec Cisal Calabria. Il nuovo sindacato unitario dei giornalisti e degli operatori dell’informazione e della comunicazione ricorda, infatti, che «la libertà di espressione è fondamento della democrazia e a nessuno può essere impedito, nell’esercizio del diritto di cronaca, di pubblicare un articolo o un video, anche se ritenuto scomodo. Scivoloni come quelli del sindaco Monorchio screditano tutti, offendono la dignità della stampa e non danno alcun contributo ai cittadini. Il lavoro dei giornalisti merita rispetto, anche quando gli articoli possono non essere graditi». (giornalistitalia.it)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *